Dopo la vittoria contro Roma, l’unica nel campionato di A2, la squadra di Ponticiello si rende protagonista di una prestazione deludente

Scarsa personalità
Il Cuore riaffonda nella fredda Treviglio, cedendo 90-76. Una partita lontana anni luce da quella vista in casa contro Virtus Roma, e che sentenzia i partenopei in un ultimo periodo nefasto ma che fa il paio con un inizio blando. Una partita di energia, si chiedeva alla vigilia, soprattutto quando giaci sul fondo della classifica, e devi lottare su ogni pallone come se fosse l’ultimo della stagione. Ed invece, il Cuore perde e subisce il gioco perimetrale dei bergamaschi, che bombardano dall’arco (sedici triple realizzate) in stato di grazia. Basabe domina, coaudiuvato da Carter e Nikolic, ma la difesa non argina i vari Marino e Douvier. Una squadra che denota una scarsa personalità e che pare ancora non comprendere il livello della categoria.
In affanno
La prima frazione si chiude 46-36. Al rientro la musica non cambia, a suonare sono Voskuil e Mezzanotte, mentre Napoli si affida ai soli americani, con Stefan Nikolic a portare a casa una prestazione sufficiente. Il break bergamasco però, guidato da Pecchia e dal classe 2000 Palumbo mette Napoli out, e a niente serve lo sforzo finale che non cambia gli esiti di una partita persa in maniera netta. Ci risiamo. Il Cuore, dopo la fibrillazione di domenica scorsa, è tornato ad essere bradicardico e in affanno specie nella testa e questo, al di là delle disquisizione tecnico-tattiche, fa tutta la differenza del mondo.
I nostri avversari erano affamati
Treviglio è una compagine imbottita di under affiancati da giocatori esperti e di categoria, affamati e compatti. Lo scorso anno è irripetibile, e all’ottava giornata è obbligatorio fermarsi e fare i conti con la realtà, senza puntare il dito, senza buttare la croce esclusivamente sulla guida tecnica, ma prendendo coscienza del fatto che si è in A2 e anziché far battere il cuore, in questa metafora romantica che poco serve in questo momento, si cominci a mettere sul parquet voglia e attributi, per difendere la città e questo meraviglioso sport che finalmente è tornato ad abitare da queste parti. Remer Treviglio-Cuore Napoli 90-76 un meno quattordici che fa male, soprattutto perché il famigerato coltello da mettere tra i denti, lo dimentichiamo sempre nel cassetto.