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Milan, ecco il piano per il rifinanziamento del debito col fondo Elliott

Il Corsera scrive del contratto stipulato dal Milan e da Bgb, una finanziaria che “allungherà” i tempi di restituzione del debito contratto con Elliott.

Milan, ecco il piano per il rifinanziamento del debito col fondo Elliott

L’articolo del Corriere della Sera

Dopo l’incontro con l’Uefa per il Voluntary Agreement, il Milan sembra pronto a giocare (e vincere) un’altra importante partita extracampo. Il club rossonero avrebbe infatti trovato il modo per rifinanziare il debito contratto con il Fondo Elliott. Secondo quanto riportato questa mattina dal Corriere della Sera, il club rossonero ieri ha firmato un contratto in esclusiva di otto settimane con Bgb Weston. Ovvero, una finanziaria (già in passato vicina ad alcune società di calcio) che «si impegnerà a trovare la banca o il fondo che rifinanzieranno il club. In realtà, questo istituto è stato già identificato».

Il Milan ha trovato un piano “di rifugio” per allungare i termini del prestito ottenuto dal fondo Elliott. Ha “spostato” letteralmente il suo debito, protraendolo nel tempo. La nuova scadenza dovrebbe essere posta nel 2022 o nel 2023.

Lorenzo Gallucci, a capo del team Bgb, ha dichiarato al Corsera: «Da 2-3 mesi abbiamo studiato soluzioni alternative a quelle presentate dal Milan in estate. Sono fiducioso che si possa arrivare a qualcosa di definitivo anche prima delle otto settimane, con tempistiche più rapide dei classici rifinanziamenti. Con il nostro aiuto questo management si svilupperà molto in Asia».

Secondo l’articolo del Corriere della Sera, in quest’operazione finanziaria potrebbe aver coinvolto anche l’ex amministratore delegato della Juventus Antonio Giraudo. Che collabora da tempo con Bgb in relazione al ramo immobiliare. In ogni caso, Gallucci ha smentito qualsiasi ruolo ufficiale per Giraudo. Si chiude così l’articolo del quotidiano milanese: «Magari il suo nome di conoscitore di calcio è emerso in quanto in passato è già stato advisor in acquisizioni e finanziamenti di club europei».

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