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Milan, com’è andato l’incontro con la Uefa per il Voluntary Agreement

Decisione rinviata, ma secondo la Gazzetta dello Sport questa scelta potrebbe fare gioco al Milan. Dossier rossonero di 150 pagine sul presente e il futuro dei libri contabili.

Milan, com’è andato l’incontro con la Uefa per il Voluntary Agreement

L’articolo della Gazzetta

Resterà sospeso ancora un po’, il Milan, rispetto all’esito dell’incontro con l’Uefa in merito al Fair Play Finanziario. La missione di Fassone, ieri a Nyon, porta però a un cauto ottimismo da parte del club rossonero. La decisione definitiva arriverà solo a metà dicembre, e sarà determinante per il futuro del Milan.

Perché in caso di accoglimento della domanda della dirigenza (voluntary agreement), non ci sarebbero limitazioni al mercato, e la libertà finanziaria sarebbe sicuramente maggiore. Potebbe esserci anche un rifiuto, però, e a quel punto si entrerebbe nel campo del settlement agreement. Ovvero, la stessa situazione “toccata” all’Inter di Suning post-Thohir, costretta a tenere a bada conti ed investimenti per non incappare in sanzioni da parte della confederazione europea.

La riunione

La Gazzetta ricostruisce la giornata rossonera. Fassone è arrivato a Nyon in mattinata. Insieme a lui da Han Li (membro del cda e uomo d’azione di Li Yonghong), Marcus Kam (a.d. di Milan China), Valentina Montanari (responsabile Finanziario) e l’avvocato Leandro Cantamessa. Tre ore di vertice e il primo responso poco prima delle 18: nessuna risposta definitiva.

Il dossier presentato ieri (150 pagine) era decisamente migliore rispetto a quello di giugno, considerato non all’altezza dalla Commissione Uefa per il Fair Play Finanziario. È basato su diversi business plan, con ipotesi prudenti e più avventurose, che passano dai risultati del campo fino ai libri contabili. Dalla Champions da conquistare oppure no fino ai ricavi dalla Cina, previsti per 30-40 milioni per il termine della stagione in corso.

Sempre secondo la Gazzetta, il rinvio potrebbe fare gioco al Milan. Un piano di questo tipo, sebbene articolato, si spinge troppo nel futuro per un sì definitivo e immediato. Il fatto che la Uefa voglia vederci chiaro è quindi un segnale positivo. Nuove garanzie in merito alla copertura economica, non ancora sufficienti finora, potrebbero sbloccare la situazione. Ma ci vorrà del tempo. Fino a metà dicembre, appunto. Per capire il futuro del Milan, ma anche per stabilire una nuova giurisprudenza di Fair Play finanziario.

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