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L’intervista di De Laurentiis è più o meno condivisibile. Resta la curiosità per le linguine al tonno

Il ritorno del protagonismo presidenziale, stavolta più avveduto del solito. Con qualche eccesso qua e là. E un riferimento culinario

L’intervista di De Laurentiis è più o meno condivisibile. Resta la curiosità per le linguine al tonno
De Laurentiis e Sarri

Il protagonismo presidenziale

Il presidente ha sempre ragione. Macché, spesso De Laurentiis ha torto perché si lascia trasportare da un carattere poco disponibile al confronto e molto vocato al protagonismo autoritario anche per effetto della prevalenza del cromosoma romano su quello napoletano. Ciò premesso, devo onestamente ammettere che l’intervista concessa appena rimesso piedi sul suolo romano (il protagonismo….) non è tra le sue performance negative: per i contenuti ma anche per i toni che solo apparentemente sembrebbero appartenere alla categoria un attimo fa deprecata.

State buoni, se potete

Partiamo dai contenuti: 1) il Napoli non lo ha sorpreso perché vive e vince in questa dimensione ottimale da almeno dieci mesi ragion per cui è la Juventus a doversi preoccupare e non noi a doverci esaltare (è una affermazione importante strategicamente soprattutto per il retropensiero dedicato al popolo dei social e dei media che si esprime con la grancassa e ostenta una eccessiva e molto prematura sicurezza: state buoni, lo scudetto è possibile ma alla maniera di Boskov: non dire gatto se non ce l’hai nel sacco);

Tutti utili, nessuno indispensabile

2) tutti sono utili (qualcuno di più qualche altro un po’ meno) ma nessuno è indispensabile, che si chiami Pepe Reina o Ghoulam o, addirittura, Maurizio Sarri del quale pure ha grandissima stima sul piano umano e professionale (non è vero, però, che è stato lui a scoprirlo. il cromosoma romano in questo caso ha decisamente preso il sopravvento);

Il calcio da riformare

3) il calcio italiano è profondamente da riformare e per rendere concreta l’affermazione De Laurentiis ci ha anche regalato alcune proposte che potremmo definire rivedibili, come le matricole che il medico militare non boccia ma non ritiene immediatamente arruolabili come le cinque sostituzioni e delle partite di calcio femminile “attaccate” a quelle del campionato. (Qui, però, qualche dubbio è lecito: cinque ore di calcio possono essere indigeste, anche per la qualità dello spettacolo).
Sulle altre affermazioni sorvoliamo, anche se due meritano un minimo di attenzione. Da sottoscrivere è il giudizio positivo sul Var salvarisultato che è anche una risposta all’arroganza juventina – toh, da quale pulpito viene la predica -; da sconfessare è l’affermazione secondo la quale si sarebbe perso tempo eccessivo per scoprire l’attitudine di Mertens e di Callejon a sostituire Milik. In questo caso è stato il terzo De Laurentiis a parlare, quello che si considera il centro dell’universo calcistico e cinematografico.
Ps. ci resta un solo desiderio: conoscere le dosi della ricetta delle linguine al tonno che tanto sono piaciute a Del Piero. Piacciono anche a noi. 
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