ilNapolista

Viva i prezzi impopolari, ci fanno capire che la Champions è uno dei pochi privilegi di Napoli

Ben vengano i singhiozzi di gioco, ben venga la parvenza della perfetta geometria smarrita. Era illusoria. Manca un ultimo passaggio: spazzare il pallone

Viva i prezzi impopolari, ci fanno capire che la Champions è uno dei pochi privilegi di Napoli
Uno stacco di Koulibaly; alle sue spalle, le gradinate vuote del San Paolo

Il Sarri che ci piace

“Purtroppo, a volte con le parti inconsce del cervello non ci si combatte facilmente” ha detto Sarri nel post partita contro il Feyenoord commentando i cinquantamila spettatori per l’incontro col Benevento e i molti meno visti in Champions. Si va dove si vince facile, ed è un errore grave come quello di cincischiare a quindici secondi dalla fine. Secco e impopolare, il mister, come piace a noi e come la realtà che racconta: per crescere, su questi palcoscenici bisogna fare assolutamente bene. Punto.

Una pizza gourmet o un concerto diretto da Zubin Mehta

Tre a uno contro i campioni d’Olanda non basta ad evitare che serpeggi la classica polemica sui prezzi non popolari. A Napoli una pizza “gourmet” e una birra possono costare quanto un biglietto in curva per il massimo torneo continentale senza che nessuno batta ciglio. Ma quanto costano Zubin Mehta e Salvatore Accardo al San Carlo? (Non conosciamo lo stato dei servizi igienici del Teatro, sia chiaro). Viva i prezzi impopolari che ci facciano percepire come vivo e non gratuito uno dei pochissimi privilegi che abbiamo.

Quella bellezza di gioco era illusoria

Il Destino è stato infame con Arek. Ma il Destino, scrisse Baudelaire – che se ne intendeva – è simile a un cane che segue fremente le gonne della Bellezza. Al Destino infame offriamo solo il lembo della nostra veste. Il Napoli si ammanta finalmente di una bellezza assassina, più infame del destino, che “semina a caso gioie e disastri, e tutto governa e non risponde di niente”. Ben vengano i singhiozzi di gioco, ben venga la parvenza della perfetta geometria smarrita. Era illusoria. Ci manca solo di fottercene e spazzare la palla senza morire di triangolazioni all’ultimo secondo, lo ha confessato corrucciato anche Sarri. Ci manca poco per godere dell’attimo, di questi novanta sul cronometro che scorrono e ci rendono “l’Universo meno odioso, meno grave il minuto”.

ilnapolista © riproduzione riservata