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Il Napoli ha cinque partite in quindici giorni. Sarri, tu chiamale se vuoi rotazioni

Due partite di prima fascia (Lazio e Feyenoord), tre di seconda fascia. Sarri deve fidarsi delle seconde linee, anche se la condizione fisica è buona

Il Napoli ha cinque partite in quindici giorni. Sarri, tu chiamale se vuoi rotazioni
Maurizio Sarri Photo Matteo Ciambelli

Lazio e Feyenoord di prima fascia

Cinque partite in quindici giorni. Si comincia domani con il Benevento, derby da non sottovalutare, si prosegue mercoledì sera all’Olimpico di Roma contro la lanciatissima Lazio di Inzaghi e Immobile reduce dai quattro gol rifilati al Milan in campionato e dalla vittoria in trasferta in Europa League col Vitesse. Poi altri tre giorni e si va a Ferrara, di sabato, contro la Spal che non ha demeritato a Milano contro l’Inter. La settimana seguente si riparte con la partita casalinga, già decisiva, di Champions League contro il Feyenoord. E infine domenica 1° ottobre a ora di pranzo, un po’ prima in realtà, arriva al San Paolo il Cagliari.

Un filotto niente male che metterà a dura la prova le capacità di resistenza e recupero dei giocatori, e metterà alla prova la capacità di Sarri di cucire con pazienza le formazioni. Si parte domani contro il Benevento che è a zero punti ma che si è battuto in ogni partita con grande generosità. Si parla di formazione e si pensa ad Hamsik.

Che fare con Hamsik?

Le domande sono due. La prima è: Marek può giocarle tutte? Ma ce n’è anche una seconda: può rimanere fuori proprio adesso, dopo la difesa di Sarri in conferenza stampa e le critiche che non sono state risparmiate al capitano? Guardando dall’esterno, sarebbe la scelta più logica. Il Benevento non è la Lazio e il capitano avrebbe la possibilità di rifiatare. Difficile vedere Rog in campo, a meno che Allan non si fermi nuovamente. Vedremo. Potrebbe giocare Zielinski, che pure ha deluso, al posto di Marek. E rivdere il centrocampo che Sarri considera titolare (Allan-Jorginho-Hamsik) in campo contro la Lazio.

In difesa, potrebbe giocare Maggio a destra anche se Hysaj è stato uno dei pochi a salvarsi in Ucraina. Sorprenderebbe rivedere Maksimovic in campo dopo tanto tempo, ma non è che poi ci siano tante occasioni. Dipende anche dalle condizioni di salute di Chiriches. In attacco, di certo torna Mertens al centro dell’attacco, e giocherà anche a Roma. Il Benevento è la partita ideale per far riposare Callejon, bisogna vedere se Sarri azzarderà Ounas dal primo minuto oppure, com’è più probabile, rispetterà le gerarchie e schiererà Giaccherini. Sarri potrebbe fare un avvicendamento per reparto e poi magari gestire i cambi anche in relazione al risultato.

Fidarsi delle seconde linee

Cinque partite così ravvicinate tra di loro devono obbligatoriamente indurre Sarri a fare delle scelte. Tra le cinque, ce ne sono due di prima fascia: Lazio e Feyenoord; e tre di seconda fascia: Benevento, Spal e Cagliari. In queste tre partite, Sarri deve giocoforza fidarsi delle sue seconde linee.  La condizione fisica del Napoli è buona, lo dicono le partite e i dati (anche quelli offerti dalla Lega Serie A). Ma meglio non esagerare. Questo filotto non sarà l’unico della stagione. Sarri non ha altra soluzione che proteggere i titolarissimi e conservarli per le partite chiave, facendo sentire parte del gruppo anche gli altri. Come del resto ha fatto nella prima trasferta di Verona. Non c’è altra scelta, basta guardare anche le formazioni di Allegri quando la Juventus gioca in campionato contro squadre di seconda o terza fascia.

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