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Maksimovic, il difensore centrale che gioca solo c’è un’emergenza

Invocato da Sarri per penuria di centrali, ha fatto molta fatica. Con lui in Serie A il Napoli ha vinto tre partite su otto. Fu scavalcato anche da Tonelli

Maksimovic, il difensore centrale che gioca solo c’è un’emergenza

La telenovela e la cifra d’acquisto

È stato probabilmente l’unico calciatore per il quale ci fu una dichiarazione pubblica di Sarri. Lo scorso anno, in tribuna stampa al San Paolo, dopo la vittoria sul Milan, prima che chiudesse il calciomercato (era il 27 agosto), Sarri sottolineò l’emergenza difensori centrali del Napoli. Tonelli era infortunato e i tempi di recupero erano ignoti. La prospettiva di giocare il campionato con tre centrali non era delle più allettanti (Chiriches si sarebbe infortunato in Nazionale qualche giorno dopo). La telenovela Maksimovic era in piedi da oltre un anno. Turbolento fu anche il suo arrivo, come lo sono spesso gli ultimi giorni di calciomercato del Napoli. Un aereo in ritardo, il timore di non farcela in tempo per sostenere le visite mediche. Poi la firma. Fortemente voluta dallo stesso giocatore che non si comportò correttamente con il Torino, Mihajlovic non lo ha mai dimenticato.

Sulla cifra per acquistarlo si è detto di tutto e di più. Si favoleggia di 24 milioni di euro, probabilmente saranno molti di meno. Oggi, secondo il sito Transfermarkt, il difensore serbo ne vale dieci.

Il suo esordio fu felice

Fin qui, la sua esperienza a Napoli è decisamente negativa. Eppure il suo esordio avvenne in una sera felice, quella del 4-2 al Benfica all’esordio di Sarri in Champions. Entrò per motivi di emergenza. Albiol si infortunò dopo undici minuti e in panchina come difensore centrale c’era soltanto lui (Chiriches era out, come scritto). Giocò una buona gara, disciplinata. E non gli si possono imputare i due gol subiti, il primo causato da un azzardato retropassaggio di Jorginho. In Champions giocò anche in Turchia, contro il Besiktas.

Otto partite in Serie A con il Napoli, tre vittorie

Sembrava che dovesse essere il numero tre della gerarchia sarrita per i difensori di centrali. Dietro Albiol e Koulibaly, ma davanti a Chiriches e Tonelli. I fatti, invece, hanno dimostrato altro. È stato titolare nelle due sconfitte dello scorso anno contro l’Atalanta e anche in quella interna contro la Roma. Più globalmente, Maksimovic ha giocato otto partite col Napoli in Serie A lo scorso anno, sette da titolare (subentrò a Firenze al 43esimo al posto di Chiriches sullo 0-1, finì 3-3), e il bilancio è di: tre vittorie, due pareggi, tre sconfitte. Non proprio ragguardevole.

Anche se l’unica partita in cui fu evidentemente responsabile resta il 3-3 di Firenze. In una conferenza stampa, Sarri disse espressamente che il calciatore faceva più fatica del previsto ad adattarsi ai suoi movimenti. E così nella gerarchia del tecnico, il serbo dalla cifra misteriosa è stato scavalcato sia da Chiriches sia da Tonelli. Nel brevissimo momento di salute dell’ex difensore dell’Empoli, Sarri ha schierato lui al centro della difesa: contro Sampdoria, Pescara (due gol in due partite) e Milan. Sono state le uniche tre partite di Tonelli in Serie A con il Napoli.

Maksimovic è stato scongelato per l’emergenza, con l’infortunio di Chiriches e la contemporanea trasferta di Koulibaly in Coppa d’Africa. Tra gennaio e febbraio, ha giocato quattro partite soltanto per assenza di altri difensori centrali. L’ultima sua apparizione risale al 25 febbraio, giorno della sconfitta interna contro l’Atalanta. Poi più nulla. Fatta eccezione per un cartellino giallo che beccò direttamente dalla panchina nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juventus.

Anche quest’anno la gerarchia non sembra cambiata. Maksimovic è il quarto difensore centrale del Napoli su quattro. L’unica consolazione per lui, magrissima, è che ad essere stato escluso dalla lista Uefa è stato Tonelli e non lui.

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