ilNapolista

Napoli, devi essere più maschio alfa. Per ora, siamo la squadra dei migliori amici

Per ora siamo la squadra di quelli che ti sostengono quando vieni mollato, che non inquinerebbero mai una solida e duratura amicizia con una notte di follie in un letto

Napoli, devi essere più maschio alfa. Per ora, siamo la squadra dei migliori amici
Massimo Troisi e Lello Arena in una memorabile scena di “Scusate il ritardo”

Manca un obiettivo

Lasciatemi procedere nella mia follia agostana: il Napoli può vincere se qualcuno inizia a porsi un obiettivo come comune terra promessa – e visto che in società e non solo sono tutti, chi più chi meno, preoccupati a calcolare la velocità di fuga in caso di tracollo piuttosto che quella di allungo in classifica, permettetemi due righe.

Al Napoli non mancano troppi giocatori. Non manca neanche la fantomatica cazzimma. Agli azzurri manca un po’ di potenza sessuale – quella affabulatrice, trascinante, avvincente senza appelli. Il calcio di alto stile cui ci siamo affezionati ci ha resi la squadra dei migliori amici, quelli del cuore, che ti sostengono quando vieni mollato, quelli che non inquinerebbero mai una solida e duratura amicizia con una notte di follie in un letto. Eppure, per vincere, nel letto ci si deve non solo finire ma ivi essere ricordati come inarrivabili geni innovatori.

Non si tratta di machismo, ma di essere maschi alfa

Ci siamo avventurati in questa ricerca della sterilizzazione podistica sulle vie degli ammennicoli digitali, le moviole dentro e fuori campo, che sono il viagra del calcio. Per carità, ben venga la tecnologia, ma non per timore dei contrasti duri, delle piccole e grandi battaglie da vincere schiumanti al punto giusto. Non si tratta di machismo, che lasciamo volentieri ai potentati del pallone, ma di essere maschi alfa, gaudenti sul limite e appena oltre delle regole, lì dove per qualche millimetro si vincono coppe e campionati, a letto e sui campi di gioco.

Siamo fermi a Sarri e Mancini

Il sesso calcistico a Napoli è un po’ fermo alla scaramuccia tra Sarri e Mancini: al di là di opportunità scuse e vicende dimenticabili, c’era in quelle parole una sessualità calcistica stantia, un po’ nonnesca. Ci serve la freschezza dei nostri racconti migliori, la forza dell’esempio dei cholisti, i miti di Zeus toro bianco alla ricerca di Europa sulle coste cretesi. Ci serve quella follia che ci trascini oltre gli ostacoli quando servirà ricordare che noi non siamo iscritti al torneo simpatia 2017/18 e che se serve un amico cui affidare confidenze con noi si casca male perché, presto o tardi, noi la mano la allungheremo. E, ne siamo certi, ne godranno tutti.

ilnapolista © riproduzione riservata