Lucien Favre in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Nizza: «L’assenza di Balotelli? Non abbiamo voluto avere fretta con Mario».
La conferenza stampa con Plea
Lucien Favre, tecnico del Nizza, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Napoli. Insieme a lui, l’attaccante Alassane Plea.
Parla l’allenatore: «Sapevamo che nel percorso verso i gironi avremmo affrontato squadre importanti. Prima l’Ajax, ora ci aspetta il Napoli. Ho visto tante partite della squadra azzurra, sono molto veloci e riescono sempre a giocare di prima. Mi aspetto una gara difficilissima. Il modulo? Potrei confermare lo schema che adottiamo di solito, al massimo inserendo un altro uomo a centrocampo».
Plea: «Sarà bello giocare questa partita, la qualificazione ai gironi sarebbe un traguardo molto importante per il nostro gruppo. Siamo pronti per dare tutto, ma sappiamo che il Napoli è un club storico e sarà un privilegio poter giocare contro di loro al San Paolo. Questa è la Champions, dobbiamo dare il 120%».
Le assenze di Sneijder e Balotelli secondo Favre: «Non sono ancora pronti, si sono allenati questa mattina in una seduta individuale, hanno fatto lavoro fisico per essere pronti il prima possibile. Non vogliamo avere fretta, rischiamo una ricaduta nel caso di Balotelli. Per quanto riguarda Sneijder, non gioca da due mesi e ci vorrà tempo».
Il pronostico secondo Favre: «Non voglio dare percentuali sul passaggio del turno, loro hanno dei punti deboli come tutte le squadre, ma sono pochissimi. Ma hanno anche tanti calciatori molto forti, e perciò dovremmo concentrarci sulle nostre qualità difensive».
La pressione del playoff per Favre: «Siamo stati contenti quando abbiamo battuto l’Ajax, oa non pensiamo troppo al futuro. Siamo convinti di poter far bene qui a Napoli, ma la cosa importante è la prestazione, insieme alla consapevolezza di poter giocare in Europa quest’anno».
L’inizio negativo in Ligue 1 secondo il tecnico nizzardo: «Sappiamo come sono andate le due partite contro Saint-Etienne e Troyes. Avremmo potuto vincere la seconda, la prima invece è stata una sconfitta meritata».
