ilNapolista

Allegri: «Bonucci? Sarebbe diventato capitano, non è colpa mia»

L’intervista a Premium di Massimiliano Allegri in occasione dei suoi 50 anni: «A Cardiff, nell’intervallo, è successo assolutamente niente».

L’intervista a Premium

Massimilano Allegri dice la sua sul caso Bonucci, in un’intervista a Premium rilasciata in occasione del suo 50esimo compleanno. In attesa della conferenza stampa di presentazione della Supercoppa Italiana (domani sera a Roma contro la Lazio), ecco le parole dell’allenatore della Juventus: «Mi è dispiaciuto molto, perché Leo sarebbe stato il futuro capitano della Juve. Un uomo spogliatoio che avrebbe insegnato e trasmesso il dna bianconero. Però ha fatto una scelta e di questo non ne va fatta una colpa a nessuno: né a lui, né alla società, né all’allenatore».

Sui presunti litigi negli spogliatoi, a Cardiff: «Non è successo assolutamente niente e mi sono divertito un sacco quando, quest’estate, sono uscite tante voci fantasiose. A volte inventano delle cose che nemmeno in un film riuscirebbero a raccontare, tanto sono incredibili. A Cardiff avevamo giocato un bel primo tempo e nell’intervallo ero preoccupato solo perché avevo due giocatori zoppi, Pjanic e Mandzukic. Nella ripresa il Real, quando ha capito che poteva schiacciare sull’acceleratore, l’ha fatto, come fanno le grandi squadre».

Buffon, Tevez, Inzaghi ed altri campioni: «Senza togliere nulla a nessuno, Gigi è un giocatore diverso dagli altri. È così e basta. Credo che abbia un futuro importante a livello dirigenziale, magari in Federazione. È un uomo con cui mi confronto e che in certi momenti ha comunque bisogno del sostegno dell’allenatore. Carlos era un leader silenzioso, ma quando parlava, le sue parole dentro lo spogliatoio erano sempre pesanti. Ibra è un campione straordinario, il problema è che ogni tanto pretendeva che i suoi compagni riuscissero a fare le cose che faceva lui. Io gli dicevo che era impossibile, che molte cose che faceva lui gli altri nemmeno potevano pensarle. Inzaghi? Un giocatore micidiale: quando arrivava la Champions, lui faceva sempre gol».

 

ilnapolista © riproduzione riservata