Riequilibrare il calcio, scende in campo la EPFL: «Salvaguardiamo l’interesse di tutti»

L'organizzazione delle Leghe Europee si esprime attraverso Ornella Bellia, responsabile degli affari legali: «È importante creare maggiore equilibrio».

Fifa Uefa

Cambiare il calcio

«Le competizioni stanno diventando sempre più squilibrate e, se non riusciamo ad affrontare questo argomento, potrebbero ridurre il gradimento generale del prodotto, a partire dall’appeal televisivo». Parole pesanti, significative, quelle rilasciate da Ornella Desirée Bellia, capo degli affari legali presso le leghe europee di calcio professionistico (EPFL). La Bellia ha rilasciato un’intervista a SportsProMedia, magazine inglese specializzato in tematiche economiche sul calcio. Calcio&Finanza ha tradotto le parole di una professionista che ha messo sullo stesso piano Fifa, Uefa e EPFL nella battaglia per il riequilibrio del calcio.

Proprio la EPFL, però, nei mesi scorsi era stata protagonista della nuova riforma Champions. Quella che, per intenderci, permetterà alla Serie A di iscrivere quattro squadre ai gironi dal prossimo anno. Questa non è stata una mossa molto tendente a un principio di equilibrio, anche se la stessa Bellia spiega che la direzione da intraprendere è proprio questa: «È importante attuare misure sia a livello nazionale che europeo, per creare maggiore equilibrio. Oggi la realtà è che i migliori club si sono trasformati in giganti globalizzati contro i quali è impossibile vincere. Ora, le leghe (a livello nazionale) e UEFA (a livello europeo) hanno la responsabilità comune di attuare misure per salvaguardare l’interesse di tutti i partecipanti: tutti i club, i giocatori, i sostenitori».

La televisione

Ovviamente, l’intero discorso si poggia su basi esclusivamente economiche. Non c’è un nobile intento sportivo, mettiamola così. L’interessa è concentrato sui ricavi dei diritti tv, che potrebbero diminuire in caso di scarsa competitività. «Le Leghe – spiega ancora Bellia – si basano sulla proprietà intellettuale e in particolare sulla legge sui diritti di copyright per vendere i diritti e creare reddito che può essere reinvestito nel gioco. Essere in grado di sfruttare commercialmente i loro eventi su base territoriale e proteggerli da ogni infrazione nei rispettivi territori è fondamentale per la sostenibilità a lungo termine dei nostri campionati e per il gioco che tutti noi amiamo». Dopo il beneplacito della EPFL, vediamo come si muoveranno Uefa e Fifa.

 

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