I soldi delle milanesi spazzano via la stagnazione del campionato italiano, una stabilità in cui i bianconeri hanno imperato per sei anni.
Il libero mercato, la concorrenza
Contrariamente a quanto si tende a immaginare, il ritorno di Milano nel calcio che conta potrebbe essere una buona notizia per il Napoli. La novità innalzerebbe il tasso generale di competitività del campionato italiano tornando finalmente a ristabilire un mercato interno con più “players” – di fatto iniziando l’opera di smantellamento del monopolio juventino, vera grande origine di un campionato da anni drogato.
Bonucci al Milan evidenzia un sistema aperto
Se azzeriamo le chiacchiere per un attimo e guardiamo ai conti, assemblare una squadra vincente richiede il controllo di molte variabili indipendenti, ma soprattutto necessita del celebre fatturato. Il gap maggiore tra Juventus e dirette contendenti è principalmente quello economico. Se qualcosa va male a Cardiff e il pilastro della difesa juventina decide di abbandonare, è essenziale che egli possa trovare posto in una diretta concorrente italiana affinché si accorcino le differenze e si stimoli un sistema realmente aperto che generi opportunità trasversalmente per tutti.
Certo difficilmente potremo rifare dodici punti contro le milanesi l’anno prossimo con la medesima facilità con la quale vi riuscimmo quello scorso, ma nel computo generale anche la Juve sarà obbligata a faticare di più per ottenere i medesimi risultati, magari vivacizzando quell’interminabile serie di noiosissimi risultati già scritti che è la vera mannaia che si abbatte sulla già scarsissima competitività della Serie A. È il libero mercato, bellezza.
È la fine della stagnazione
Potrebbe dunque aver ragione chi ha puntato sul lungo periodo, come De Laurentiis. È infatti una falsa percezione quella che vede nel tramonto (temporaneo) delle grandi del Nord una opportunità irripetibile per una vittoria del Napoli. Chi non guida le classifiche finanziarie tenendo strettamente in mano le redini di un sistema (cioè chi non è la Juventus) può trarre solo vantaggio da un ventaglio più largo di contendenti. È il motivo per cui la grande innovazione evita la stagnazione dove ci sono reti che si tengono su equilibri estremamente competitivi.
Di un nascente libero mercato, va sottolineato, si giova soprattutto chi, come il Napoli, ha investito sulla stabilità – finanziaria e tecnica. Una condizione ideale per un gruppo che non ha ancora vinto – e che dunque mantiene le proprie ambizioni intatte – e che su tale stabilità, rafforzata dalla rottura del monopolio, può innestare la propria forte e genuina voglia di vincere.