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Il Napoli ha un solo (grande) problema di organico: manca l’alternativa per il terzino destro

Per età e caratteristiche, Maggio non è adatto a quel ruolo: il Napoli ha bisogno di un calciatore in grado di essere un’alternativa reale ad Hysaj.

Il Napoli ha un solo (grande) problema di organico: manca l’alternativa per il terzino destro

Bisogna imparare a lasciarsi andare

Il Napoli 2017/2018 ha fatto e sta facendo delle scelte. Ounas invece di Berenguer, Reina come unica alternativa a Szczesny. Giaccherini, probabilmente, come alternativa a Callejon (un ruolo che non esiste). La cessione di Zapata e forse anche di Pavoletti. La conferma in blocco del resto della squadra, con l’intenzione di acquistare un portiere di riserva. Poche certezze, però granitiche e totalizzanti.

Eppure, a nostro modo di vedere, manca qualcosa. Manca una posizione definitiva su un punto nevralgico dello scacchiere. Nel gioco delle coppie e degli slot, uno slot non è ancora stato occupato. O meglio: è anche occupato, ma non è stata presa una decisione definitiva o comunque cosciente sul come occuparlo. Parliamo del terzino destro di riserva.

Oggi quella casella è tutta di Christian Maggio. Noi vogliamo bene al terzino azzurro, siamo alla decima stagione insieme e ha sempre dimostrato di essere un professionista meticoloso, un calciatore onesto, una persona perbene. L’abbiamo scritto anche nella biografia stagionale pubblicata qualche giorno fa. Però, come dire: proprio per questo rispettoso e rispettabile sentimento di amore calcistico, sarebbe ora di salutare Maggio. E di offrire a Hysaj una vera alternativa, dopo due anni di dominio completo e incontrastato sulla fascia destra.

Anche ieri non abbiamo visto un Maggio perfettamente a suo agio, anche nelle poche scorribande offensive del Carpi. Maggio ha sempre avuto una grande gamba, è importante in fase di appoggio all’attacco. Ma per quanto riguarda la lettura e il mantenimento della linea a quattro, il suo rendimento è sempre stato abbastanza altalenante. Per non dire scadente. Non è neanche colpa sua, di Maggio, ma è una questione di caratteristiche. Il Napoli non può più permettersi di giocare con uomini adattati in ruoli chiave.

Per il Napoli, per Hysaj

Il Napoli di Sarri è una squadra che tratta il pallone con tutti i calciatori in campo, portiere incluso. Che ha bisogno di una cifra tecnica sempre importante, in ogni punto del campo e in ogni momento dell’azione. È la seconda caratteristica che difetta un po’ a Christian Maggio, uomo di corsa e dai fondamentali elementari. Anche per questo il Napoli dovrebbe convogliare proprio lì le sue risorse di mercato. Quelle non utilizzate per il portiere o per Berenguer, quelle che arriverebbero – si spera – dal preliminare di Champions League. Quelle che, ancora, potrebbero piovere sul bilancio dalle cessioni di Zapata e Pavoletti.

Noi siamo soci fondatori del partito di Chiesa, ma solo per lui faremmo un’eccezione che “escluda” l’investimento per sostituire Maggio. Nell’impossibilità di arrivare al giovane della Fiorentina, spingiamo e spingeremo e spingeremmo affinché il Napoli possa acquistare l’unico calciatore che gli serve per chiudere il gioco delle coppie nei dieci ruoli di campo. Pensateci, pensiamoci: Albiol/Chiriches; Koulibaly/Maksimovic; Ghoulam/Mario Rui; Allan/Zielinski; Jorginho/Diawara; Hamsik/Rog; Insigne/Ounas; Mertens/Milik; Callejon/Giaccherini. Nove tandem paritetici, o quasi. Nove alternative doppie che spostano di poco gli equilibri in caso di sostituzione – a meno di casi estremi come Koulibaly, Hamsik e Insigne.

Solo Hysaj non ha un calciatore in grado di sostituirlo in un certo modo. Ecco, anche per lui il Napoli potrebbe (anzi, dovrebbe) investire sul mercato. Per garantirgli il giusto turn over, ma anche per pungolarlo. Ripensiamo all’inizio della scorsa stagione, un Hysaj assente e poco performante eppure mai (o quasi) sostituito. Ecco, a quel punto anche lui potrebbe (anzi, dovrebbe) cercare di dare il meglio per conservare il posto. Per non essere insidiato nella sua condizione di titolare per forza.

I nomi

Ne abbiamo fatti tanti, in questi mesi. I più ricorrenti sono stati quelli di Widmer e soprattutto di Jeremy Toljan. Ecco, prendi il tedesco: giovane, in grado di giocare su entrambe le fasce, con una certa esperienza internazionale (gli Europei Under 21 giocati e vinti da protagonista) e una dimensione già riconosciuta nella mappa del talento calcistico europeo. Insomma, un investimento certo e redditizio anche in chiave futura. Rileggere insieme il suo scouting report potrebbe convincerci ancora che il Napoli deve intervenire proprio lì, magari proprio acquistando lui. Con tanti applausi a Christian Maggio. A cui vogliamo un gran bene, lo ripetiamo. Ma che, per il bene di tutti, va accompagnato verso un lungo e meritato applauso d’addio.

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