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Berenguer e la malaugurata ipotesi che il Napoli sia stato colto in contropiede

Analisi a freddo sul caso-Berenguer: il Napoli ha volutamente abbandonato la trattativa? Giuntoli ha sbagliato (ma capita a tutti, anche ai migliori)?

Berenguer e la malaugurata ipotesi che il Napoli sia stato colto in contropiede

A freddo

Come interpretare, 24 ore dopo, la notizia Berenguer-Torino? Il Napolista, ieri a quest’ora, si era fatto contagiare dall’euforia per una possibile ipotesi-Chiesa. Che, a distanza di un giorno, trova riscontri che non bastano a pensare seriamente all’operazione. La nostra era, e lo è ancora, una pura deduzione logica: il Napoli che non prende Berenguer pur avendolo in pugno deve necessariamente pensare ad altro. Dove per “altro”,  in questo caso, si intende “diverso” e “migliore”. Chiesa era ed è ancora il meglio possibile. Ma è anche un’operazione complessa, soprattutto nell’estate in cui la Fiorentina ha già venduto Borja Valero e anche Bernardeschi è in bilico.

Quindi, bypassiamo per un attimo Federico Chiesa e parliamo di Berenguer. Del Napoli che non l’ha preso, che ha deciso di non prenderlo. La ricostruzione è semplice, e va tutta in questa direzione: il Napoli si fa “fregare” dal Torino – mille virgolette, non solo una, perché non parliamo di un fuoriclasse – perché decide di aspettare. Aspettare, in questo caso, vuol dire valutare. Aspettare tanto, alziamo la posta, potrebbe voler dire “non prenderlo più”. O prenderlo solo alle nostre condizioni temporali, con cui forse l’Osasuna non era proprio d’accordo. Ecco quindi il Torino, che sorpassa gli azzurri e fa felice l’Osasuna. Anche dal punto di vista del tempo. Soprattutto dal punto di vista del tempo.

Soldi

Sì, il tempo prima di tutto. Perché alla fine le cifre ufficiali del trasferimento sono basse, senza rialzi. Sono rimaste sostanzialmente uguali a quelle proposte dal Napoli – secondo i media. E parliamo di cartellino e di ingaggio, perché dubitiamo che l’offerta del Torino al signor Berenguer sia stata di gran lunga superiore a quella del Napoli. Al massimo sarà stata uguale.

Quindi, è stata solo una questione di timing. La lettura e la scrittura del tempo, da parte del Napoli, non sono state ottimali – ovviamente se l’intenzione era quella di chiudere il trasferimento.

Ipotesi

Ecco, l’ultimo periodo ipotetico del paragrafo appena sopra è la discriminante assoluta, finale. Il Napoli ha “abbandonato” Berenguer? O meglio: ha davvero pensato di tirare la corda con l’Osasuna per un periodo di tempo ics oppure ha deciso consapevolmente di mollare il calciatore? Non si può che sperare la seconda, anzi lo ripetiamo: tutto va in quella direzione. Altrimenti, l’errore di Giuntoli (un professionista che noi abbiamo sempre applaudito, soprattutto di recente) è davvero grosso. Non per l’impostazione della trattativa, quanto per la lettura della controparte. L’Osasuna, diciamolo francamente, camperà per l’intero mercato sui 5,5 milioni di parte fissa versata dal Torino. Partirà da lì, e arriverà non molto lontano. Solo che siamo a luglio inoltrato, e se il Napoli non è da costruire o ricostruire molti club devono invece farlo. E devono farlo il prima possibile, soprattutto se hai pochi mezzi. Proprio come l’Osasuna.

Riscriviamo ancora: conoscendo Giuntoli, più facile pensare che il Napoli abbia valutato. E alla fine abbia deciso di desistere. Resta una figura non proprio bellissima dal punto di vista mediatico, ma parliamo di situazioni che nel calciomercato avvengono sempre: solo quest’anno, la Juve con Schick come esempio. Un anno fa, Giaccherini sull’asse Sunderland-Torino-Napoli. Il calciomercato è materia liquida ma non regolata da principi fisici. Succedono cose che non puoi aspettarti, quindi la “brutta figura” è sempre dietro l’angolo. Per tutti, sia chiaro. Ieri è toccato al Napoli, che ha perso un giocatore che sembrava preso, fatto. Volutamente, o forse no. Intanto è al Torino. Vedremo se Giuntoli riuscirà a rimettere la Chiesa azzurra al centro del villaggio. Ogni riferimento a fatti e persone esistenti (non) è puramente casuale.

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