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La stagione del Napoli: bilancio positivo, grande calcio ma troppi gol subiti

Da De Laurentiis a Sarri ai calciatori, un’analisi per punti dell’annata del Napoli: il gioco, i punti, i personaggi e qualche consiglio per crescere ancora

La stagione del Napoli: bilancio positivo, grande calcio ma troppi gol subiti

Pubblichiamo un altro contributo di Alfredo, l’amico del professor Guido Trombetti che già qualche tempo fa disse la sua sul Napoli di Sarri. Ecco il suo bilancio della stagione.

Caro Guido,

Il campionato è finito, e quindi ritengo che valga la pena valutare gli aspetti positivi e quelli negativi del percorso della nostra squadra. Prima di tutto credo che sia necessario fare una valutazione di come si sia presentato il Napoli all’inizio del campionato anche rispetto alle concorrenti principali Juve e Roma.

Ritengo che, per quanto riguarda il valore dei calciatori, il Napoli si sia indebolito rispetto all’anno precedente:  abbiamo perso il migliore calciatore in Italia, e la sua perdita sicuramente non è stata compensata dall’acquisto di Milik (anche incorso in un grave infortunio) e dagli altri acquisti che sono stati essenzialmente di prospettiva, cioè per gli anni a venire. Infatti solo Zielinski e Diawara hanno giocato abbastanza e hanno permesso a Sarri un certo ricambio che non è stato garantito l’anno scorso da Valdifiori e David Lopez il cui contributo era stato chiaramente insufficiente.

Ranking

Inoltre quest’anno il Napoli ha giocato la Champions che è di gran lunga più competitiva dell’Europa League. Dà molta più visibilità ai calciatori i quali si sentono sottoposti ad un vero e proprio esame con tutte le conseguenze. Mi ricordo che dopo un esame all’Università, che magari durava solo una quindicina di minuti, per un paio di giorni non riuscivo a concentrarmi, mi sentivo svuotato.

La Juve

Perde Pogba e Morata ma acquista Higuain del quale già ho detto, poi Pjaca, Dani Alvez, Pjanic. Si tratta di campioni, anche esperti, che in quanto tali hanno poche difficoltà di inserimento in una nuova squadra. Non c’è dubbio che si sia rafforzata, e la qualificazione alla finale Champions subendo pochissime reti ne è la prova.

La Roma

La Roma perde Pjanic, ma prende Fazio, Paredes, Rui che si infortuna, però già alla fine del girone di ritorno dell’annata precedente si era rafforzata con El Shaarawy e Perotti, e con Spalletti. Avendo fallito i preliminari passa all’Europa League, torneo tecnicamente molto inferiore alla Champions, che gioca con molte riserve.
Ritengo che la Roma si sia rafforzata anche se non di molto.

Note positive

Ottima stagione e GRANDE calcio. Il Napoli perde una posizione in classifica, ma solo perché alla Roma vengono concessi 13 rigori dei quali sette inventati, e la Juve gioca a Roma con diverse riserve e “al risparmio energetico”.

Quindi tale risultato è da considerare ottimo in considerazione del fatto che la squadra era stata indebolita dalla partenza di Higuain. Ha vinto il proprio girone di Champions, ed è arrivato alla semifinale di Coppa Italia (eliminato ai quarti dall’Inter l’anno scorso). Purtroppo siamo stati eliminati dal Real Madrid e dalla Juve: c’era poco da fare sono più forti di noi, e le più forti d’Europa, e non a caso sono arrivate alla finale vincendo agevolmente le semifinali.

Comunque siamo usciti a testa alta, ed abbiamo parecchio da recriminare per l’arbitraggio nella partita di Torino. Quindi nonostante la partenza di Higuain, e l’infortunio di Milik la squadra ha fatto benissimo!

Abbiamo un gioco di qualità superiore a quello dell’anno scorso, in alcune partite il Napoli ha praticato un gioco bellissimo, quasi da far venire in mente il grande Brasile di Pelè e Garrincha, pur non disponendo di calciatori di tale levatura. Il complimento più significativo al gioco del Napoli viene dal commento di molti miei amici “pallonari malati”: “ormai vedo solo le partite del Napoli, quando vedo le partite delle altre squadre, anche di grande livello, mi annoio”.

Il più bel Napoli di sempre

Non c’è dubbio che sia il più bel Napoli di sempre. Il Napoli di Vinicio fuori casa perdeva molto del suo smalto, ed in effetti nell’anno migliore vinse solo una partita fuori casa in tutto il campionato. Poi si basava molto su una “super preparazione atletica” e quindi con gravi conseguenze negative poi negli anni successivi. Nel Napoli di Maradona lo spettacolo veniva dalle “magie” del migliore calciatore di tutti tempi, Careca e Giordano ma certamente non da un gioco di squadra.

Sono stati smentiti anche i critici che affermavano che ormai il gioco di Sarri era conosciuto, e che gli altri allenatori avevano già previsto anche le contromisure. A questo punto bisogna dire che Sarri è già andato incontro a notevoli critiche per non avere utilizzato diversi calciatori. Tuttavia sono essenzialmente dalla parte di Sarri. “Purtroppo” nel calcio si gioca “solo” in 11, e quindi non c’è spazio per tutti, ma dovendo svolgere più di 50 partite in un anno con la possibilità di infortuni, cali di condizione, squalifiche etc bisogna avere delle buone alternative se si vuole puntare in alto. Poi bisogna anche comprendere che Sarri conosce i suo calciatori meglio di noi, e quindi se fa giocare un certo calciatore ha i suoi motivi. Purtroppo noi semplici “spettatori della Domenica” ignoriamo tante cose che si svolgono nel corso della settimana.

Paolo Rossi in Spagna

A questo punto faccio presente la storia di Paolo Rossi ai mondiali ‘82 dove veniva da quasi tre anni di squalifica. Il rendimento di Rossi nelle tre partite di qualificazione fu quasi nullo, era un fantasma. Se l’Italia non si fosse qualificata (e ci mancò davvero poco), Bearzot sarebbe stato preso a pietre, piuttosto che a pomodori, e tutti (me compreso) gli avrebbero rinfacciato la scelta del “fantasma”. Ma poi nelle successive partite Rossi entrò in forma, e nelle ultime tre partite contro Brasile, Polonia e Germania esplose segnando 6 reti e praticamente determinò la vittoria dell’Italia. In effetti Bearzot aveva ragione, conosceva non solo il valore del giocatore, ma riteneva che rientrando nel clima del gioco sarebbe stato indispensabile per le fortune della squadra.

Ho pochi consigli da dare a Sarri:

a) parli solo di calcio, ignori società, budget, anticipi, le lasci “a chi di competenza”;
b) un poco più di attenzione nei cambi durante la partita.
E poi il consiglio più importante c) Smetta di fumare!

I singoli calciatori

Insigne è maturato tantissimo, adesso veramente gioca da leader. Per Mertens non ci sono parole, voglio solo aggiungere che la sua esplosione mi ha fatto molto piacere in quanto mi è stato sempre molto simpatico.

Diawara ha mostrato una grande personalità. E’ una sicura promessa. Lo stesso vale per Zielinski, anche se con una certa discontinuità. Bene anche Rog: anche se ha giocato poco, è indubbio che ha qualità. Tende a tenere il pallone più di quanto piaccia a Sarri. Tuttavia credo che in alcune partite possano essere importanti anche i suoi allunghi, cambi di velocità.

Diawara

Una nota lievemente positiva viene anche da Strinic: è stato adoperato di più, e non se l’è cavata male. Ma certo se trova sulla sua fascia uno veloce come Cuadrado sono dolori.

Koulibaly ha confermato la sua autorevolezza con l’eccezione di alcune amnesie ed il periodo post Coppa d’Africa. Per Hamsik questa è stata la migliore stagione della sua carriera, e come diceva Peppino: “ho detto tutto”. Albiol, Callejon, Allan a grosso modo si sono espressi agli stessi buoni livelli degli anni passati. Forse un po’ meno Allan nella prima parte del campionato.

Note negative

Troppi gol regalati. Quest’anno ci sono stati troppi regali in difesa. L’errore ci può anche stare altrimenti le partite finirebbero zero a zero, ma sono inconcepibili alcuni regali. Emblematico quello di Ghoulam sul gol di Bonucci. È difficile vedere quello strafalcione anche nelle partite fra scapoli e ammogliati.

Motivi? Forse la scarsa lucidità dovuta alla necessità di giocare sempre ad un ritmo alto? Una certa insufficienza tecnica di alcuni difensori? Probabilmente entrambe le cause.

Arbitraggi

Il Napoli, soprattutto nelle prime giornate di campionato, ha subito notevoli torti. Solo con la Sampdoria abbiamo avuto qualche vantaggio, ma fino ad un certo punto visto che nel primo tempo c’era un rigore per fallo su Callejon. Abbiamo subito un arbitraggio scandaloso, anche se senza effetti, da parte di Rocchi a Milano con il Milan.

Ma la colpa è del Napoli? Parzialmente sì: non puoi attaccare pubblicamente gli arbitri e la federazione a luglio senza pagarne le conseguenze. Bisogna agire diplomaticamente: Allodi dopo uno scandaloso arbitraggio di Lanese in Fiorentina-Napoli (anno della scudetto) minimizzò ma poi si mosse nelle dovute sedi, ed il Napoli non ebbe ulteriori “incidenti” arbitrali. E quando dopo la sconfitta di Verona il Napoli era in crisi ci mandarono Rosario Lo Bello che in quell’anno (ma non in quello successivo) c’era amico.

De Laurentis e Giuntoli devono lavorare molto su questo aspetto ed evitare di avere arbitri come Rocchi, Tagliavento e Damato (soprattutto se giochi con Milan, Juve ed Inter, rispettivamente). Sono convinto che comunque il bel gioco di Sarri indurrà la Federazione ad avere un atteggiamento diverso nei confronti del Napoli. Adesso il Napoli con il suo bel gioco può servire al sistema.

I punti

Il Napoli, pur vincendo ai punti, non ottiene sempre i punti meritati con il gioco. Il Napoli ha perso parecchi punti con le piccole, ma aggiungo che il Napoli ha perso punti con la Juve. In effetti sul piano del gioco abbiamo pareggiato a Torino e vinto a Napoli: quindi avremmo dovuto ottenere 4 punti, e la Juve uno, invece è stato il contrario con una perdita effettiva di sei punti rispetto alla Juve. A volte il solo bel gioco non basta: conta anche l’esperienza che purtroppo è ancora a vantaggio della Juve.

Approccio morbido alle partite

In diverse partite abbiamo preso dei gol nei primi 10-15 minuti: ti condizionano l’intera partita. Devo dire che non è capitato mai o quasi mai alla Juve. Questo è un lusso che non ci possiamo permettere nel prossimo anno. Dobbiamo capire che ogni partita può valere lo scudetto, e quindi bisogna giocare “con il coltello fra i denti” sin dal primo minuto, e non avere cali di concentrazione.

(altri) Singoli calciatori

Hysaj ha iniziato proprio male, poi si è ripreso. Purtroppo ha notevoli carenze tecniche, e spesso le squadre avversarie gli lasciano anche campo libero (basta vedere Juve-Napoli 1-0 del 2016). Un co-titolare di migliore tecnica urge! Sarebbe di grande aiuto soprattutto nelle partite difficili da sbloccare. Ghoulam ha mostrato le solite pecche difensive.

Reina ha compiuto degli errori importanti (es. contro la Lazio), ed in parecchi casi si è sentita la mancanza di un portiere capace di fare anche qualche miracolo indispensabile per vincere lo scudetto. Comunque con i piedi è eccezionale!

Jorginho ha iniziato male con errori clamorosi conto Benfica e Besiktas, poi è andato meglio. Nell’economia del gioco di Sarri è utilissimo. Certo se si potesse avere insieme a Diawara un giocatore di gran classe ed esperienza in questo ruolo……..

La capacità di giocare più partite in pochi giorni

Noto che molti dei pareggi sono avvenuti o nelle partite infrasettimanali (Sassuolo -all’andata -, Fiorentina, Genoa) oppure dopo turni infrasettimanali (es. Palermo dopo la partita di Coppa con la Fiorentina): non credo sia un caso. Forse i ricambi non sono ancora adeguati; probabilmente l’innesto definitivo nella rosa di Maksimovic, Rog, Diawara e qualche nuovo rinforzo potrebbero evitare questi “incidenti di percorso”.

Il Presidente

Eviti commenti inutili, e le critiche a calciatori e allenatore non vanno fatte in pubblico. E poi cerchi di dare una struttura alla società, e pensi al futuro organizzando delle strutture in grado di potenziare il vivaio. La Campania presenta in questo grandi potenzialità. Se si vuole rimanere ai vertici nei prossimi dieci anni non si pùò prescindere da una moderna organizzazione societaria.

Ovviamente si tratta solo di opinioni. Quindi per definizione “opinabili” tra l’altro di un incompetente, ma che aiutano a distrarre chi le scrive, e spero, anche chi le legge.

Un abbraccio

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