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Napoli-Cagliari 3-1 pagelle / Hamsik e Ghoulam tra i migliori. Mertens nove perfetto

I voti della strana coppia: Jorginho sarto ragioniere, Mertens e Callejon come un assolo di batteria dei Deep Purple

Napoli-Cagliari 3-1 pagelle / Hamsik e Ghoulam tra i migliori. Mertens nove perfetto
Napoli's forward Dries Mertens (2R) scores his second goal (2-0) during the Italian Serie A soccer match between SSC Napoli and Cagliari Calcio at San Paolo stadium in Naples, Italy, 06 May 2017. ANSA / CIRO FUSCO

REINA – Lo show riguarda una sola metà del campo, quella opposta, e lui si gode il riposo. Un po’ troppo, almeno per quanto riguarda il ruolo di libero alla Krol: un dribbling ad alto rischio su Isla e più di un lancio impreciso. Per il resto assicura un paio di parate (Borriello e Padoin) e subisce l’ennesimo gol inutile a tempo scaduto. Una beffa – 6

Inattività totale, anche sul gol di Isla – sv  

La finta di Hysaj

HYSAJ – Fa tutto bene, anzi benissimo tranne nella fase finale di rifinitura. Avesse il piede di Ghoulam avrebbe servito almeno tre palloni d’oro nell’area avversaria. Da citare un sorprendente triangolo con Callejon e una tranquilla fase difensiva su Murru. È lui che, impotente e fuori tempo, vede partire Farias – 6,5

Una buona partita. Da segnalare il balletto di finte, all’11’ del secondo tempo, con cui riesce a tenere vivo e vegeto, in campo, il pallone – 6,5

Partita innocua per i difensori

ALBIOL – Controlla con sapiente esperienza Borriello. La sua è un’amministrazione ordinaria in cui si segnala un anticipo su Sau. Avanti, prende la traversa di testa. Poi l’epilogo macchiato dal vano tentativo di fermare Farias – 6

Bellissima la concentrazione con cui, al 12’ del primo tempo, guarda sott’occhi il difensore sardo che è intento a marcare mentre sembra seguire l’azione offensiva. La forza che ha messo nello spozzoliare la traversa servitagli da Callejon merita almeno mezzo voto in più – 6,5

CHIRICHES – Anche lui, come Albiol, sfiora il gol, sempre su angolo ma di piede. Per il romeno nessuna macchia in quella che per i difensori è stata una partitella innocua fino al 92’ – 6

Per un golletto preso fuori tempo massimo (Fabrizio, capiscimi, cerco di consolarmi) non possiamo abbassare il voto neppure a lui – 6,5  

GHOULAM – È un peccato che sia dato in partenza. Tanto si potrebbe scrivere di lui oggi, Ilaria, limitiamoci all’essenziale: gli assist per i due gol di Mertens. Pure il terzo gol origina da una sua giocata. Infine, serve di tacco Milik – 7

Tra le tante cose da dire, Fabrizio, ne sceglierei solo una: ha fatto una partita bellissima – 7  

ZIELINSKI – Nel primo tempo ci si accorge pochissimo di lui. Nella ripresa si sveglia, ma non del tutto, e tenta di guadagnarsi il pane quotidiano. Un paio di errori e anche un’ammonizione – 5,5

Forse il più anonimo, concordo, ma oggi nessuno merita l’insufficienza – 6  

Il sarto ragioniere

JORGINHO – Nessuno lo pressa e il sarto-ragioniere oltre a cucire e a dare sponde per il tiki taka sarrita, dispensa e fornisce palloni con sorprendente frequenza nelle vie centrali. Al resto poi ci hanno pensato Hamsik e le tre bocche di fuoco là davanti – 6,5

Quando Jorgi è in partita non ce n’è per nessuno e oggi ha toccato, rifinito e servito una tale quantità di palle che è stato un incanto guardarlo – 7

Su Hamsik la bilancia pende verso Leva

HAMSIK – Forse il polpaccio era un problema nelle ultime due partite, non certo oggi. Il Capitano è il Generale azzurro che conduce il placido assedio al fortino di burro del Cagliari, sfoggiando due numeri da campione. Quel pallonetto maradoniano da centrocampo e poi una sequenza di due dribbling e un tunnel sul limite dell’area rossoblu. Notevole anche un pallone arpionato in difesa e portato avanti con il solito, maestoso portamento – 7,5

Qualora non bastasse l’intera sua elegantissima e sontuosa partita, a sedare definitivamente la querelle Raniero Virgilio vs Francesca Leva, direi che la magia che il Capitano ha compiuto al 30’ del primo tempo, con quel tiro da centrocampo che avrebbe tagliato la testa anche al problema del rifacimento del San Paolo, abbattendolo definitivamente, fa pendere maestosamente il bilancino verso la Leva – 8

ROG dal 23’ del secondo tempo – Osa di più di Zielinski, per dirla con il presidente: ha tantissima cazzimma – 6,5

Tieni un cane da presa a digiuno per una settimana ed è questo l’effetto che poi ti fa – 6,5  

The Mule

CALLEJON – Oggi le pagelle da Callejon in su dovrebbero essere dei papielli, cara Ilaria, per il numero di azioni annotate. Del resto 22 tiri totali fanno quasi un’occasione da gol ogni quattro minuti e mezzo. Il ruolo di Callejon in tutto questo è quello dell’accademico più intelligente e ortodosso, nel senso dell’applicazione sarrita. Basta vedere i tagli su cross di Insigne, un must per tutte le scuole calcio. Poi mette in mezzo vari tiri-assist, tesi e forti. Quella percussione centrale con Mertens ricorda l’ossessivo assolo di batteria di “The Mule” dei Deep Purple – 7

E restando in tema, per quanto mi incanta ogni volta, I’m just another slave for the mule – 7

Il vero nueve

MERTENS – Potrebbe spegnere un sacco di candeline-gol per i suoi primi trent’anni. Alla fine ne sono due. Una zampata letale, subito in apertura, e un piatto di destra che incrocia sul primo palo. L’elenco rimanente comprende, tra l’altro, un pallone rubato al povero Salamon, indi donato in maniera innocua a Rafael. Continua a dimostrare di essere lui il vero erede dell’Innominabile. Un nove perfetto, senza altri aggettivi – 8

Entra a gamba tesa e piede piatto nel suo 31° anno di età segnando il 29° gol in stagione. Al 6’ del primo tempo scivola, come a voler tornare nei 29, e lascia andare una dolce possibilità servita su un piatto d’argento da Callejon. Al 44’ lo scivolone si sposta sul piano emotivo, quando strappa la palla a Salamon ma invece di servirla a Callejon libero a destra la passa a Rafael perdendo l’occasione. Poi, però, bastano 4 minuti del secondo tempo per fare 30, consacrando l’età. E non perde neanche occasione per fare un regalo anche ad Insigne con l’assist per il gol. Il balletto con Starace è come la ciliegina sulla torta con le candeline sopra. Fabrizio, sinceramente, di questo chiaro nueve, che dobbiamo dire più? – 8

MILIK dal 32’ del secondo tempo – Va al tiro al 42’ e mostra tanta volontà di fare – 6

E anche tanti buoni movimenti per quello che sta in campo – 6  

Il sorriso dell’amicizia

INSIGNE – Detto tutto il bene possibile di Lorenzo bandiera della squadra e della città e di tutta la napoletanità, alcune stucchevoli conclusioni sono il segno dell’eccessivo narcisismo azzurro, coronato da uno striminzito uno a zero nel primo tempo. In ogni caso il gol è bellissimo. Un altro lo avrebbe fatto se non ci fosse stato Pisacane “figlio dei Quartieri Spagnoli” a sventare – 7

Lui segna e Mertens è contento. Il sorriso che dice quanto sono legati questi due – 7

GIACCHERINI dal 34’ del secondo tempo – Come Milik, si dà da fare, ma il suo operaismo modello Conte sembra stonare con l’estetica di Sarri. Per carità, Ilaria, è solo una sensazione. Capita con le opere d’arte – 6

L’estetica, nel caso di Giaccherini, riguarda la maglia che indossa. Quell’aderenza è un’offesa a questo ragazzo, Fabrizio: dovrebbe avviare un’azione sindacale per come lo rintozzisce – 6

L’oiseau rebelle

SARRI – Come si diceva di Anzio, per citare il Principe, il Napoli di oggi è un’opera d’arte e si perdonano il narcisismo del primo tempo e lo svarione finale del gol sardo – 7,5

Il sorriso che rivolge a Mertens è pura delizia infantile. Tanto per restare in tema d’arte, Fabrizio, se pure, con questi golletti presi all’ultimo secondo, spesso il Napoli non assomiglia ad un crescendo come il Bolero di Ravel, è però sempre, sempre bello come l’uccello ribelle dell’Habanera cantata dalla Carmen di Bizet. Si je t’aime, prends garde à toi! – 7

ARBITRO GIACOMELLI – Nulla da segnalare. Il suo problema oggi è stato quello di trovare una posizione per non intromettersi nel palleggio azzurro – senza voto

E quella, per come hanno palleggiato oggi i nostri, era già una bella impresa – 6  

 

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