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Cronaca da una ricevitoria: i biglietti di Napoli-Real, la fila a mezzanotte e i disagi

San Giorgio a Cremano, la fila e i racconti dei tifosi del Napoli desiderosi di un biglietto per il Real Madrid: le liste dei “fuori fila”, una vendita lenta e Renato Zero.

Cronaca da una ricevitoria: i biglietti di Napoli-Real, la fila a mezzanotte e i disagi

San Giorgio a Cremano

La ricevitoria di San Giorgio a Cremano sta in Piazza Vittorio Emanuele, dove c’è un edificio che ospita degli uffici comunali. C’è gente, fuori. Da qualsiasi punto si guardi l’entrata, l’entrata non si vede. Io so dove mi trovo, abito a due passi. Conosco la strada. Solo così riesco a bypassare la ressa, e a individuare l’omino che dà i numeri all’ingresso. Voglio provare l’esperienza completa, arrivo per mettermi in fila. Sono le 11.57, tre minuti prima l’inizio della vendita. Mi danno il numero 399. Esco dall’assembramento, fanno entrare il numero uno. 398 numeri per due biglietti, appena 796 operazioni. Posso farcela.

Voci dal fronte

Mi guardo in giro, sento parlare in giro. Mi intrufolo, cerco di capire e carpire. Qualcuno mi dice che è arrivato alle 8.30 di questa mattina e ha preso il 96. Un ragazzo come me, Carlo (nome di fantasia) è arrivato dieci minuti prima di me. Ha già preso il biglietto aereo per Madrid, ma parte da Amsterdam. Mi racconta che il Napoli-Madrid, due minuti dopo l’ufficialità dell’accoppiamento, è salito a 250 euro. A tratta. Ora ha in mano il bigliettino 350.

Circolano molte voci, intorno alla ricevitoria. Francesco mi racconta che, in altri punti vendita, vendevano la prenotazione in una lista speciale, fuori dalla fila “ufficiale”. Trenta euro in più rispetto al prezzo originale del biglietto. Un altro signore, Giovanni, dice che ha provato a farlo anche qui, a San Giorgio. Non c’è riuscito, il titolare del negozio non ha accettato in nessun modo. Mi dico che il Napoli dovrebbe vigilare anche su questo, oltre a dover agevolare una vendita più moderna, legata magari a canali online. Lo penso perché nel frattempo, sullo smartphone, ho letto che non è possibile acquistare su internet senza abbonamento.

Leggende?

Nel frattempo, sento altre storie. Tipo quella di Giacomo, che stravolge la notizia del termine dei biglietti di Tribuna (Posillipo, Nisida e Family). È stato qui, nella ricevitoria di San Giorgio, il pomeriggio del 29 dicembre. La ricevitoria, molte ore dopo la (presunta, a questo punto) fine delle operazioni, continuava a stampare e vendere biglietti di questi tre settori. Dice che lui non ce l’ha fatta, ma la signora che precedeva lui e un altro amico ha comprato due ingressi. Poi è andata via. “Sò stato sfortunato”, mi dice. Potrebbe sembrare una leggenda, forse non lo è. Sono indeciso anch’io.

Uno che ce l’ha fatta. È il numero 15, e sono le 12.32. La vendita prosegue, non è velocissima ma neanche pachidermica. Ha acquistato due biglietti di curva, ma ha preso questo numero ieri sera a mezzanotte. “Sò passato di qua, ho chiesto a che stavano e ho visto una ragazza che segnava i cognomi su un foglio. Sono stato il quindicesimo, sto qua da stamattina aspettando la ricevitoria apra per capire se stavano rispettando questa fila prima della fila. È andata bene».

C’è concitazione, ma la situazione è tranquilla. C’è tempo per qualche elemento pure folcloristico, addirittura comico. A ogni biglietto emesso, a transazione finita, scatta l’applauso della folla. Il fortunato vincitore, ticket alla mano, si gode i suoi sette secondi di celebrità. Ci sarà anche lui, per Napoli-Real Madrid. Faccio per andare via, ho tutto quello che mi serve. Passa una signora con i capelli corti, mano nella mano con una bambina. Chiede a una persona in fila perché ci sia tutta questa folla. È ignara di tutto. La risposta: “Stiamo facendo i biglietti per Renato Zero, signora”. Non riesco a trattenere una risata sonora, grassa. Me ne vado, cosciente di aver ascoltato la battuta migliore del giorno. Che, visto l’andazzo, sarà di sicuro la cosa migliore del giorno.

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