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La Uefa studia la nuova Champions: più posti per i grandi club e wild card per storia e fatturato

La Uefa studia la nuova Champions: più posti per i grandi club e wild card per storia e fatturato

Tappre cruciali per il futuro dell’Uefa: il prossimo 14 settembre si terranno le elezioni del nuovo presidente della confederazione europea, e subito dopo si potrebbe passare all’attesissima ridiscussione sul formato della Champions League. Secondo alcune indiscrezioni, gli incontri a porte chiuse a margine della finale di Milano avrebbero in qualche modo spinto e convinto l’Uefa a ripensare la più importante manifestazione continentale per club.

A questi vertici erano presenti il presidente della Juventus Andrea Agnelli e il dirigente del Real Madrid Pedro Lopez, insieme al numero 1 della federcalcio olandese Michael van Praag, uno dei candidati all’elezione del presidente Uefa, spalleggiato anche da Karl-Heinz Rummenigge. La svolta potrebbe venire a dicembre, e comporterebbe un cambiamento della formula della vecchia Coppa dei Campioni a partire dalla stagione 2018-2019. La prima, cioè, a non rientrare temporalmente negli accordi firmati tra l’Uefa e i club europei.

Più che trasformarsi nella tanto invocata Superlega, la Champions tenderebbe a diventare un torneo più chiuso, ovvero riservato sempre a una ristretta cerchia di squadre. Questo potrebbe avvenire attraverso due strade: aumentare i posti a disposizione dei club dei cinque campionati più importanti (Inghilterra, Spagna, Italia, Francia e Germania) e concedere delle deroghe alla qualificazione tramite torneo nazionale. Questa sorta di wild card potrebbe essere concessa in base ai risultati storici (almeno due Champions vinte, ad esempio) o a una soglia di fatturato. Allo studio anche la possibilità di spostare le partite europee nei week-end, in modo da garantirsi maggiore audience sui mercati asiatici e americani.

In questo modo, più che privilegiare un sistema all’americana con una serie di squadre sempre presenti per forza, si garantirebbe almeno la presenza fissa dei club più importanti, fondamentali per aumentare il valore dello spettacolo e quindi del prodotto. Con buona pace dei puristi e dei nostalgici del gioco.

 

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