ilNapolista

Il caso della finta bomba a Old Trafford: arrivano le scuse di un ex marine

Il caso della finta bomba a Old Trafford: arrivano le scuse di un ex marine

«Un errore umano, cose che capitano». Le parole di Chris Reid, ex marine d’Inghilterra, sono una richiesta di perdono. È lui il responsabile dell’esercitazione che ha “lasciato” la finta bomba a Old Trafford, e non cerca di passarla liscia: «Sono io il responsabile, ho alle mie dipendenza una squadra di cinque persone con cui abbiamo condotto l’esercitazione con i cani. Mi dispiace aver causato tutto questo». Anche se, a un certo punto, vediamo cadere anche qualche sassolino dalla sua scarpa: «In realtà, mi viene da dire che l’evacuazione è stata eccessiva. In fondo, era un congegno inanimato».

Però è andata proprio così: stadio vuoto in pochi minuti, Manchester United-Bournemouth rinviata e una pessima figura per tutti. Anche per lo stesso club, che sarà messo nel calderone delle accuse insieme alla società di sicurezza gestita da Reid, la Security Search Management & Solutions. Il club inglese è finito nel mirino per la gestione della sicurezza: solo venti minuti prima dell’inizio del match, è stato rinvenuto (nei bagni di Old Trafford) questo oggetto non identificato. Eppure, era lì da almeno cinque giorni, ovvero dall’esercitazione condotta da Chris Reid. 

La stesso dubbio che ha tormentato Tony Lloyd, sindaco di Manchester, che ha ammesso la gravità della situazione: «Un fatto increscioso. Abbiamo messo in pericolo di migliaia di persone che hanno dovuto lasciare lo stadio». E che hanno perso anche i soldi dei biglietti e dei viaggi, per un totale vicino ai 4 milioni di euro. Una cifra alta, che potrebbe finire tutta sul conto del povero Chris Reid, marine in pensione. Anche se, insieme a lui, è tutto il sistema della sicurezza del calcio a dover rispondere di questa stranissima domenica di (non) pallone.

ilnapolista © riproduzione riservata