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Buona la prima senza Higuain. Gabbiadini tocca pochi palloni ma segna (e sbaglia)

Buona la prima senza Higuain. Gabbiadini tocca pochi palloni ma segna (e sbaglia)
Gabbiadini (foto Matteo Ciambelli)

La seconda in classifica, ancora in lotta per lo scudetto, batte l’ultima della serie A. E fin qui non c’è notizia. La notizia è che il Napoli non si lascia contagiare dalla settimana di dibattito politico e supera brillantemente la prima, semplice, prova senza Gonzalo Higuain (in tribuna) al centro dell’attacco. Tre a zero a un Verona che di fatto non tira mai in porta e gioca l’intero secondo tempo con un uomo in meno. Gol di Gabbiadini, Insigne su rigore e Callejon. Gli azzurri si riportano a meno sei dalla Juventus e allungano sulla Roma in attesa della partita di domani dei giallorossi contro il Bologna.

Oltre a Higuain e Koulibaly squalificati, Sarri (in realtà in panchina c’è ils uo vice Calzona) rinuncia anche Allan – il migliore in campo a Udine – per David Lopez. Un Napoli quindi senza tre titolari, con Reina tra i pali. In 42mila al San Paolo per un Napoli che comincia a giocare praticamente come se nulla fosse, con Insigne e Hamsik che giocano a sinistra ma anche con Marek in cabina di regia che spesso e volentieri apre su Callejon a destra. Obiettivo: tagliare in mezzo per Manolo Gabbiadini il calciatore più atteso che nel primo tempo ha toccato 17 palloni, appena cinque più di Reina (saranno 28 alla fine). E il bergamasco dallo sguardo triste ce ne mette un po’ per carburare ma poi, alla fine, è lui a sbloccare la partita con un tap-in di testa dopo un bel destro di Callejon (servito da Hamsik) respinto dal portiere del Verona Gollini.

Tutto come da copione degli ottimisti. Che però hanno dovuto attendere trentatré minuti e assistere a u due gol mangiati proprio da Gabbiadini: uno perfettamente servito da Insigne con un altro taglio che gli ha spalancato la porta del Verona davanti e l’altro con una scivolata nell’area piccola ben servito ancora da Callejon (dopo un bello scambio Gabbiadini-Hamsik) ma tiro lento e Gollini bravo a deviare.

Sembrava una giornata maledetta, anche perché nel primo quarto d’ora il Napoli colpisce due pali. Prima con Insigne su punizione e poi proprio con Gabbiadini che si gira in area come un centravanti vecchia maniera. Sempre lo stesso palo, sotto la curva A.

È il Napoli a fare la partita. Reina non compie nemmeno un intervento nel primo tempo. Rebic dà fastidio a Hysaj sulla sua fascia ma il Verona si rende pericoloso solo una volta grazie a un’uscita non felice di Chiriches che consente agli uomini di Delneri di recuperare palla e ripartire. Il clima non viene rovinato nemmeno dall’ammonizione che Albiol va a cercarsi in modo plateale, a torso nudo, mostrando la maglia che gli è stata visibilmente strappata su calcio d’angolo.

Un po’ di paura per un’entrata dura su Gabbiadini che in scivolata anticipa un avversario e poi nel finale di tempo l’azione che chiude virtualmente la gara. Souprayen mette a terra in area Callejon solo davanti a Gollini: calcio di rigore ed espulsione. Dal dischetto va Insigne che segna il gol numero dodici in campionato.

Nella ripresa, al di là delle sostituzioni, accade davvero poco. Quel poco è soprattutto il terzo gol che arriva al 70esimo dopo l’uscita dal campo di Gabbiadini (uscito tra gli applausi) sostituito da El Kaddouri. 

Al 70esimo il Napoli segna il terzo gol. Ed è un flashback che ci riporta indietro di quasi trent’anni. Hysaj serve El Kaddouri sul fondo che mette dietro per Callejon (nel frattempo diventato centravanti) che segna a porta praticamente vuota. Nel 1987, nel giorno di Napoli-Avellino, con Maradona squalificato per le frasi post Napoli-Fiorentina, Ciro Muro andò sul fondo e servì nello stesso modo Andrea Carnevale che segnò: quella partita finì tre a zero.

Al 78esimo, Callejon – ben servito da Hamsik – tira fuori da favorevole posizione. Poi Marek esce per Chalobah. E Ghoulam per Strinic. Grassi resta in panchina. Nemmeno un minuto di recupero. Il Napoli termina una partita senza subire gol. Esplodono un po’ di petardi lanciati contro il settore dei tifosi del Verona. In curva B compare uno striscione: “Perdi a Napoli e poi…”.

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