Di nuovo Irrati, l’arbitro in ascesa che sospese Lazio-Napoli per i buu a Koulibaly
Massimiliano Irrati, arbitro di Udinese-Napoli, lunch match di domenica prossima, ricorderà per sempre la data del 21 luglio 2015. Erano le ore 20 quando allo stadio Arena Philip II di Skopje, capitale della repubblica della Macedonia, portando il fischietto alla bocca, dà inizio alla sua prima partita di Champions League: Vardar-Apoel Nicosia. Arbitrare nel massimo torneo continentale è di certo una delle soddisfazioni più […]
Massimiliano Irrati, arbitro di Udinese-Napoli, lunch match di domenica prossima, ricorderà per sempre la data del 21 luglio 2015. Erano le ore 20 quando allo stadio Arena Philip II di Skopje, capitale della repubblica della Macedonia, portando il fischietto alla bocca, dà inizio alla sua prima partita di Champions League: Vardar-Apoel Nicosia. Arbitrare nel massimo torneo continentale è di certo una delle soddisfazioni più belle per chi intraprende questa complicata carriera.
Per l’avvocato di Pistoia sarà anche difficile dimenticare Lazio-Napoli(0-2) del febbraio scorso. La sospensione della partita durata 4 minuti ha riportato sotto i riflettori le polemiche sul razzismo negli stadi ma il suo gesto rimane una eccezione forse troppo romantica in un contesto dove la violenza e la cattiveria sociale sono sempre più rumorosi dei segni di denuncia e di coraggio. Nonostante un discreto clamore internazionale ai giorni del Je Suis Koulibaly che ebbero il loro apice nella masquerade dello stadio S. Paolo non ci pare siano seguiti al di là delle parole, azioni consapevoli di spessore.
Irrati in ogni caso si è guadagnato la simpatia dei supporters partenopei (e non solo), cosa che, da queste parti, non capita spesso se indossi l’uniforme e hai un fischietto in bocca.
Il bilancio complessivo con la squadra azzurra è di 6 partite. 4 vittorie e 1 sconfitta e un pareggio. 8 ammonizioni, nessuna espulsione e 1 rigore a favore, 0 contro.
Per l’Udinese sono 5 i precedenti dell’arbitro toscano: 3 pareggi, 2 sconfitte e nessuna vittoria.
Dando uno sguardo alle marcature con Irrati registriamo che Gonzalo Higuain ha segnato solo una rete (di panza!) come Hamsik, Gabbiadini, Albiol e El Kaddouri. Tre invece per Callejon e Mertens.
La cronaca sportiva è abbastanza povera di episodi contestati al sig. Irrati.
Per gli addetti ai lavori è un arbitro in rampa d’ascesa ed è sicuramente uno dei più promettenti nel panorama italiano. Miglior arbitro della serie cadetta nel 2013. Quest’anno, e sopratutto dopo Lazio-Napoli, è stato designato per le partite delle big. In serie: Milan, Juventus, Roma, Fiorentina.
Presto lo si aspetta tra gli Internazionali.
Completano la sestina arbitrale designata da Messina per il match del Dacia Arena: De Luca, Schenone sulle fasce, Fabbri e Massa dietro le porte e Meli a litigare con allenatori e addetti societari.
di Luca Montanari - POSTA NAPOLISTA - Si parla poco della debolezza mentale di Pecco e del Mondiale buttato lo scorso anno. Nel 2002 nessuno fiatò quando la Ducati stoppò Bastianini per aiutare Bagnaia contro Quartaro
di Gianluca Grazioli - POSTA NAPOLISTA - Gravina sbaglia di tutto, esonera Spalletti senza avere il successore, non si assume una responsabilità, e il giornale di Milano attacca Ranieri
di don Giampaolo Centofanti - POSTA NAPOLISTA - Il vuoto sociale produce conseguenze. I giovani a scuola non vengono orientati a cercare in cosa credono. Oggi il calcio è autoreferenzialità e politicamente corretto
di Raffaele Sannino - POSTA NAPOLISTA - È evidente il cambio di politica aziendale. Il presidente giustamente punta, nei prossimi anni, a vendere il Napoli alla cifra che merita. Con i fondi capiremo il termine pappone
di Gianni Montieri - Ero nascosto dietro ad altre persone. Facevo finta di niente e lo osservavo, ogni tanto si voltava come per dire: ma questo chi cazzo è?
di Fabio Avallone - Quanto si è sentita la sua presenza discreta. Dirigente autorevole, in grado di prevenire quelle dinamiche deleterie che spesso hanno inquinato lo spogliatoio
di Nello Mascia - Mai ringraziare abbastanza quei competentissimi sleali bergamaschi che ci fregarono tal Brescianini. Scott dei miracoli, leader indiscusso
di Il Catenaccista - POSTA NAPOLISTA - Lo scudetto più operaio. Vinto da leccese che tradisce l’accento pugliese solo dopo la vittoria. L'urlo “Campioni campioni” tra i ghiacci
di Valerio Finizio - POSTA NAPOLISTA - Il racconto di una giornata particolare: dalla lezione universitaria allo sciopero dei trasporti, fino all'apparizione del Maradona
di Armando De Martino - Conte l'ha fatto di nuovo. È il più bello dopo il primo. Ha vinto la squadra migliore, quella arrivata alla fine con Oliveira centrale, senza Lobo e Spinazzola ala sinistra.