Anche l’Old Trafford fischia. Come il Santiago Bernabeu. E come tanti stadi italiani. È successo martedì sera, mentre il Manchester United provava a sbloccare la partita di Champions contro il Cska Mosca. La squadra di Van Gaal fa fatica a segnare, era reduce da tre zero a zero consecutivi e i tifosi hanno cominciato a rumoreggiare.
Ci ha poi pensato Rooney a interrompere un digiuni di gol lungo 404 minuti. Ma Van Gaal non ha gradito quei fischi: «I tifosi devono sostenerci altrimenti diventa più difficile per i calciatori. È molto complicato giocare per lo United con così tanta pressione addosso e lo si può vedere all’Old Trafford, con tutti quei fischi. E allora, consiglio ai tifosi di criticare l’allenatore e non i giocatori, che fischino me, ho abbastanza esperienza per sopportarlo».
Poi l’allenatore olandese ha provato a cambiare registro: «Le critiche dei tifosi non sono mai ingiuste, esprimono i loro sentimenti e i sentimenti dei tifosi non si possono criticare, è per loro che noi giochiamo. Ma i tifosi devono anche capire che c’è un avversario. Martedì abbiamo attaccato per 85 minuti. Capisco che non riuscivamo a segnare ma non è facile difficile contro squadre che si difendono con 10 uomini dietro la palla».