Champions porte aperte. La Roma regala al Napoli l’ultimo biglietto

La vittoria della Roma nel derby (2-1) concede al Napoli l’ultima speranza di centrare il terzo posto-Champions (Roma 70, Lazio 66, Napoli 63). Ma domenica sera il Napoli dovrà battere la Lazio al San Paolo per soffiarle la terza poltrona agguantandola a quota 66. Il Napoli ha il vantaggio del primo confronto diretto. Varrà oro […]

La vittoria della Roma nel derby (2-1) concede al Napoli l’ultima speranza di centrare il terzo posto-Champions (Roma 70, Lazio 66, Napoli 63). Ma domenica sera il Napoli dovrà battere la Lazio al San Paolo per soffiarle la terza poltrona agguantandola a quota 66. Il Napoli ha il vantaggio del primo confronto diretto. Varrà oro il gol di Higuain all’andata (1-0) se ci sarà un bis vittorioso. Il pareggio toglierebbe di mezzo il Napoli.

Benitez resta appeso a un’ultima disperata vittoria per non lasciare del tutto a secco la sua seconda stagione azzurra. 

E’ l’ultimissima spiaggia tra i dati negativi del secondo campionato di Benitez che sono tanti: 10 sconfitte (6 l’anno scorso: +4), 18 vittorie (23 l’anno scorso: -5), 68 gol all’attivo (77 anno scorso, -9), 50 gol subiti (39 l’anno scorso, +11), 63 punti (78 anno sorso, -15). Nel ritorno, il Napoli non ha migliorato sinora il bottino dell’andata (30 punti) e ha incassato sei delle dieci sconfitte totali.

Tra andata e ritorno, il Napoli ha fatto 6 punti solo contro Fiorentina, Genoa, Cesena e Sassuolo. Sconfitto due volte dalla Juve con lo stesso punteggio (3-1), ha ceduto 5 punti al Palermo, 5 all’Empoli, 4 all’Atalanta, 4 all’Inter, le squadre che non è riuscito a battere.

In sintesi, l’attacco non è stato brillante come l’anno scorso (l’infortunio di Insigne, le lune storte di Higuain, l’annata grigia di Callejon). Il Pipita ha segnato 3 gol in più (27, di cui 16 in campionato). E’ migliorato Hamsik (13 gol quest’anno di cui 7 in campionato, 7 in totale l’anno scorso). Sono calati Callejon e Mertens. Per lo spagnolo 12 reti in totale (20 l’anno scorso). Per il belga 10 reti, 13 l’anno passato di cui 11 in campionato (6 quest’anno).

La difesa è peggiorata compreso il flop di Rafael (31 partite: 39 gol incassati, 30 in campionato) sostituito con Andujar (26 partite: 30 gol incassati, 20 in campionato).

Il secondo Napoli di Benitez è scalato dal terzo posto dell’anno scorso al quarto. Ha messo in bacheca una Coppa Italia e una Supercoppa italiana, giungendo in semifinale in Coppa Italia e in Europa League, due traguardi relativi perdendo malamente al penultimo turno con la Lazio (Coppa Italia) e col Dnipro (Europa League).

Il Napoli è stato in zona Champions alla 24^ giornata (-3 dal secondo posto della Roma) e alla 32^ (-3 dal secondo posto della Lazio).

La prima volta se ne è staccato con tre sconfitte consecutive in trasferta (Torino, Verona, Roma) e due pareggi interni (Inter e Atalanta). Riavvicinatosi al secondo posto, se ne è di nuovo allontanato sconfitto pesantemente a Empoli e col pareggio di Parma dopo avere rosicchiato sei punti alla Roma e cinque alla Lazio.

Ma c’è ancora questa ultimissima chance. Serve un guizzo finale. Il Napoli deve assolutamente battere la Lazio per acciuffare il terzo posto.

Intanto si cambia. Dopo due anni, Benitez se ne andrà. L’aspetta il Real Madrid, bel salto. Sembra in arrivo Mihajlovic che porterebbe dalla Samp alcuni giocatori solidi, tipo Obiang (23 anni) e De Silvestri (27).

Molto dotato in attacco, non c’è dubbio che bisogna rimettere a posto le “fondamenta” del Napoli a prescindere dai nomi che circolano (torna Reina, 32 anni, appena tre partite giocate quest’anno nel Bayern?).

Interrotto il progetto-Benitez, una guida più ferma dovrebbe trasmettere alla squadra concentrazione e grinta, piuttosto labili quest’anno. Non sarà come ricominciare da zero, ma indubbiamente i cambi tecnici che si prospettano, compreso il modulo tattico, avranno bisogno di rodaggio per dare risultati.

Con i conti in rosso per la prima volta, De Laurentiis si muoverà con cautela sul mercato.

Mimmo Carratelli 

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