Mandorlini non è un poeta del calcio, il suo Verona si chiuderà

Settimana di molte ambizioni azzurre. A Verona, in campionato, per difendere il terzo posto (con la Lazio addosso) e non perdere di vista il secondo (-4 dalla Roma). A Mosca giovedì per puntare ai quarti dell’Europa League dopo il 3-1 del San Paolo alla Dinamo. Qualche problema immediato in difesa. Koulibaly e Strinic infortunati, Henrique […]

Settimana di molte ambizioni azzurre. A Verona, in campionato, per difendere il terzo posto (con la Lazio addosso) e non perdere di vista il secondo (-4 dalla Roma). A Mosca giovedì per puntare ai quarti dell’Europa League dopo il 3-1 del San Paolo alla Dinamo.

Qualche problema immediato in difesa. Koulibaly e Strinic infortunati, Henrique squalificato. A Verona per vincere, non ci sono mezze misure. Avversario però insidioso che trucca il 4-3-3 di partenza rafforzando il centrocampo con Jankovic e lasciando due punte, Toni e Juanito Gomez (4-4-2).

Mandorlini non è un poeta del calcio e terrà chiuso il Verona (+9 sulla zona-retrocessione) per colpire sulle palle inattive (tre torri da 1,93: Toni, Tachtsidis, Sorensen) e in contropiede. Sulle torri il Napoli ha già dato giovedì (Kuranyi). Attenzione massima, equilibrio e soprattutto personalità.

Essenziale la presenza di Higuain, 23 gol in stagione, a un solo centro del record dell’anno scorso (24) con tante gare da giocare. Il Pipita e l’effervescente Mertens possono colpire. All’andata fu un gran gala del gol: 6-2 per gli azzurri con doppietta di Hamsik, tripletta di Higuain e un gol di Callejon. Ci sono tutti al Bentegodi per ripetersi. Ma ci vorrà grande pressione.

A centrocampo subentra David Lopez accanto al rinato Inler. In difesa rientra Maggio con Albiol (1,90) e Britos (1,88), due centrali di statura che dovrebbero svettare nel gioco alto contro i perticoni veronesi.

Il Napoli ha le armi per portare via l’intera posta, traguardo essenziale per restare su in classifica. Il Verona è reduce da tre turni positivi (due pareggi e una vittoria), ma in casa nelle ultime due partite ha rimediato solo un punto. Vulnerabile, forse, più sul suo campo (cinque sconfitte, decima difesa casalinga) che in trasferta.

Bisogna togliergli il fiato, aggredirlo sugli esterni con le sovrapposizioni Maggio-Callejon a destra, Ghoulam e Mertens a sinistra. Hamsik può fare girare la palla velocemente. Ed è sulla velocità che il Napoli può prendersi la gara.

A Verona hanno resistito Roma e Lazio (1-1), ma hanno vinto Fiorentina (2-1) e Sampdoria (3-1). Il Napoli deve giocarsela alla grande con la padronanza della squadra superiore. L’approccio deve essere immediato, sostenuto, convincente.

Sarà battaglia a centrocampo dove il Verona affollerà due elementi di lotta, il greco Tachtsidis e l’islandese Hallfredsson, sugli esterni Jacopo Sala e il serbo Jankovic. In zona, bisognerà evitare di andare in inferiorità numerica, Callejon si sacrificherà ancora nei rientri (lontano dal gol da 15 partite).

Si gioca nel tardo pomeriggio (ore 18). Tutte le concorrenti del Napoli giocheranno lunedì: Torino-Lazio, Roma-Sampdoria, Fiorentina-Milan. Si accende la lotta per le piazze d’onore. Solo una vittoria a Verona metterà il Napoli al riparo da ogni sorpresa e potrebbe essere un turno vantaggioso per gli azzurri se al Bentegodi giocheranno come sanno fare nelle giornate migliori.
Mimmo Carratelli

SERIE A – 27^ GIORNATA.

Sabato 14: Palermo-Juventus, Cagliari-Empoli. Domenica 15: Atalanta-Udinese, Genoa-Chievo, Sassuolo-Parma, Verona-Napoli (ore 18), Inter-Cesena. Lunedì 16: Fiorentina-Milan, Torino-Lazio, Roma-Sampdoria.

CLASSIFICA: Juventus 61; Roma 50; Lazio e Napoli 46; Fiorentina e Sampdoria 42; Genoa 37; Inter e Torino 36; Milan e Palermo 35; Udinese 31; Empoli, Sassuolo, Verona 29; Chievo 26; Atalanta 24; Cagliari e Cesena 20; Parma 9.

 

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