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La Gazzetta: “Immaginate Klopp a Ponte Milvio con lo zainetto. Il calcio italiano in ginocchio dagli ultrà”

La Gazzetta: “Immaginate Klopp a Ponte Milvio con lo zainetto. Il calcio italiano in ginocchio dagli ultrà”

Interessante, e non nuovo per i lettori del Napolista, l’editoriale di oggi di Franco Arturi sulla Gazzetta dello Sport intitolato “Gogna dai tifosi: medioevo allo stadio”. Ve ne riportiamo qualche stralcio.  

“Per evitare guai peggiori. La scusa ufficiale è questa. La gogna dei giocatori davanti agli ultrà, dentro gli stadi o nei centri di allenamento, ha avuto un altro capitolo penoso da parte di molti romanisti dopo la mazzata del 3-0 della Fiorentina. (…) Si  tratta ormai di una liturgia diffusa del modello tribale che governa le curve. (…)

È proprio questo consegnarsi al tifo più impresentabile il guaio peggiore. Sottomettersi agli autodafè in versione moderna è un rituale molto simile a quelli mafiosi. Le parole non devono spaventare, così come accadde quando Fabio Capello espresse una verità dura, ma evidente: in Italia comandano gli ultrà e il loro ricatto su molte società è sotto gli occhi di tutti.

Il Borussia Dortmund è passato in uno-due anni da una finale di Champions e da una grande rimonta sfiorata nei quarti all’ultimo posto in campionato. Problemi con i tifosi? Il minimo (compreso un confronto civile con i medesimi), e certamente niente a che fare con l’inquisizione delle curve nostrane e le minacce all’italiana. Tutta Europa ha visto la foto del tecnico Klopp solo soletto con la sua borsa in spalla, uscendo dallo stadio dopo il bruciante 3-0 della Juve. Immaginate qualcosa del genere a un povero giallorosso sotto accusa nella notte vicino a Ponte Milvio: sceneggiate voi l’ipotetico incontro, con il Tevere e lo zainetto come muti testimoni. (…)

Non saranno gli americani alla Pallotta né gli indonesiani alla Thohir, come abbiamo visto, né probabilmente i cinesi o i thailandesi nel futuro del Milan a salvarci dal nostro malcostume calcistico. Avremo sempre investitori di terza fascia e un futuro ancora più scadente se il nostro campionato e i suoi protagonisti si piegheranno al Medioevo che domina nelle curve. Ma il coraggio di dirigenti e giocatori è per ora come quello di don Abbondio: invisibile.

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