La Gazzetta scrive dei ritardi per lo stadio della Roma
Lo stadio della Roma rallenta. Così scrive oggi La Gazzetta dello Sport in un articolo dedicato alla società guidata da James Pallotta. Innanzitutto la Gazzetta scrive del rifinanziamento per ripianare l’indebitamento di circa 130 milioni. Un’operazione con Goldman Sachs che – scrive Catapano – ricorda quelle in passato messe su da Sensi. «Il precedente – […]

Lo stadio della Roma rallenta. Così scrive oggi La Gazzetta dello Sport in un articolo dedicato alla società guidata da James Pallotta. Innanzitutto la Gazzetta scrive del rifinanziamento per ripianare l’indebitamento di circa 130 milioni. Un’operazione con Goldman Sachs che – scrive Catapano – ricorda quelle in passato messe su da Sensi. «Il precedente – scrive il quotidiano – non lascia tranquilli i tifosi. Anche perché prossimamente Goldman Sachs sarà richiamata in causa per finanziare l’operazione-stadio, con aperture di credito da 300 milioni, più o meno il valore delle opere pubbliche richieste dal Comune perché il nuovo impianto di Tor di Valle (e il Business park che vi sorgerà intorno) abbiano il bollino di “pubblica utilità”. Dopo l’approvazione dell’assemblea comunale – prosegue l’articolo – lo studio di fattibilità è tornato nelle mani di Pallotta e del costruttore Parnasi perché diventasse un progetto esecutivo, da sottoporre nuovamente all’approvazione del Comune prima di passare alla Regione, che tra l’altro ha già fatto sapere che non concederà corsie preferenziali. Sono trascorsi quasi due mesi e del progetto non c’è ancora traccia. Pallotta è atteso a Roma a fine mese. Ma intanto la previsione della posa della prima pietra è slittata da giugno a novembre, ulteriori slittamenti al 2016 potrebbero far scattare delle penali con i finanziatori. Il problema è chi paga tutte quelle opere pubbliche. Ecco perché un altro accordo con Goldman Sachs è urgente.»