Benitez: «La stampa locale pensa più a criticare che a parlare dei rigori non dati a Genova. Mercato? De Laurentiis molto attivo». E ricorda i 35 gol di Cavani
Un Benitez rilassato e deciso quello visto oggi in conferenza stampa a Castel Volturno. Come spesso accade, da uomo comunicazione, lui sa prima di entrare il concetto che vuole trasmettere. E senza essere particolarmente sollecitato, l’allenatore del Napoli ha voluto tornare su temi a lui cari: innanzitutto lo spallaaspalla e poi, strettamente legato al primo […]

Un Benitez rilassato e deciso quello visto oggi in conferenza stampa a Castel Volturno. Come spesso accade, da uomo comunicazione, lui sa prima di entrare il concetto che vuole trasmettere. E senza essere particolarmente sollecitato, l’allenatore del Napoli ha voluto tornare su temi a lui cari: innanzitutto lo spallaaspalla e poi, strettamente legato al primo peraltro, una accusa nemmeno tanto velata – soprattutto ai media locali – di puntare soprattutto sulle critiche e trascurare, a differenza di altre piazze, eventuali errori arbitrali, come accaduto dopo Sampdoria-Napoli partita in cui Rocchi ha negato due rigori (uno netto) agli azzurri. A far da collante un lungo discorso sul fatturato, sulle reali possibilità di questa squadra, di questa società, che hanno bisogno del sostegno di tutti per sopperire ad altre mancanze. «Oppure serve Cavani che ha fatto 35 gol all’anno». Il resto sono state parole su Higuain, che è arruolato ma in settimana non si è allenato; su Hamsik («Ha grandi qualità, io lo aspetto, lui sta facendo tanto sotto il profilo dell’impegno ma è sicuro che può fare di più») e sulla discriminazione territoriale e il diverso comportamento dei club italiani rispetto all’Atletico Madrid che ha espulso dal club i tesserati identificati e fermati dalla polizia per aver partecipato agli scontri che hanno condotto alla morte del tifoso del Deportivo La Coruna: «In Italia non esiste una legge. In Gran Bretagna se uno allo stadio dice una parola fuori luogo, arriva il poliziotto e ti espelle. Qui no. In questa cornice, anche i club possono fare la loro parte, altrimenti non è facile per una società. Qui invece si continua a multare le società per cori razzisti, invece andrebbero chiusi interi settori, così qualcuno imparerà. Quando ero all’Inter ricordo un’intervista di Marco Di Vaio in cui dichiarava che non poteva andare allo stadio con la propria famiglia. Ed è sbagliato: gli spettatori del futuro sono i bambini, vanno avvicinati al calcio, non allontanati». Dell’Empoli ha ricordato che sono molto forti su palle inattive, anche se sfruttano i blocchi (gergo mutuato dalla pallacanestro) «che nel calcio invece sono irregolari, ma ho visto che gli arbitri glieli stanno fischiando». E ha definito De Luarentiis molto attivo sul mercato.
Il video integrale della conferenza.
Ecco l’integrale della conferenza, tratto da tuttonapoli.net, da leggere dal basso in alto
13.15 – Mister 33, Sarri si dice abbia 33 schemi per le palle inattive, avrà studiato le contromosse. “Stamattina abbiamo studiato le palle inattive, fanno tanti blocchi che sarà la prossima cosa che cambieranno gli arbitri. Loro sfruttano questi vantaggi, ma gli arbitri lo sanno e spesso fischiano fallo. Per un calciatore più di 3-4 schemi su palla inattiva non è facile da utilizzare. Sappiamo della loro pericolosità, abbiamo analizzato i loro meriti”.
A gennaio sarà possibile colmare il gap da Juventus e Roma oppure servirà l’estate? “Io sono arrivato al Chelsea ed ho portato 5mln di profitto sul mercato, nessuno mai l’aveva fatto con Abramovich, a Liverpool altre squadre spendevano di più, lo stesso a Valencia con Real e Barça. Il fatturato è fatturato, la struttura è struttura e so che ci sono 4-5 società più forti. Non dico che non possiamo vincere perchè l’ho fatto, ma dico che non è facile e per questo dobbiamo essere uniti spalla a spalla perchè così sarà più facile vincere titoli. Dobbiamo lavorare tutti insieme per ridurre il gap, il monte ingaggi è importante durante il campionato. Non è lo stesso avere in panchina uno da 3mln netti piuttosto che uno da 1 milione netto. E’ un discorso lungo… chi capisce di calcio sa che siamo il quinto club per fatturato d’Italia e dobbiamo migliorare le strutture, il gioco e lavorare tantissimo. Io non vengo da Real, Barça, ma da Valencia e Liverpool che abbiamo battuto le big e vinto la Champions, vedete le differenze di rosa in quella Champions… Ma non dobbiamo essere sotto pressione ogni settimana, serve unione per arrivare in alto. Poi se Real e Barça fanno bene, l’Atletico non ha possibilità, se invece non lo fanno bene com’è successo allora tutti hanno speranze. Col Liverpool ho fatto 83 punti, il record della storia del club, ma se gli altri fanno 90… se col Napoli facciamo il record di punti del club e gli altri fanno meglio arriviamo terzi… i soldi contano nel calcio, normalmente vince chi spende di più ma la possibilità è lavorare con unione, ma se ad ogni scelta e punto perso critichiamo… Il lavoro fatto dal Napoli negli ultimi 10 anni è stato bellissimo, ora parliamo di pochi punti per essere al top e questa è la difficoltà. Per i tifosi possiamo dire che vinceremo e bla bla bla, ma per ridurre il gap serve un ambiente perfetto o uno che ti fa 35 gol ogni anno come Cavani”.
Sulla violenza ed i cori razzisti: “Io arrivo dal calcio inglese, ricordo che uno urlava parolacce ed il poliziotto subito gli fa lasciare la partita, le immagini vengono riprese. Non so perchè non accada in Italia, ma quando sento cori razzisti e poi anzichè chiudere la Curva si fa una multa c’è un passo indietro. Per i cori razzisti si deve chiudere di più, due volte, quattro volte, così si impara, ma punire una società che non può fare nulla… Io ricordo la prima volta in Italia, un’intervista e diceva che non può andare al campo con la sua famiglia e questo è un peccato, ma servono leggi anche per le società, la polizia”.
13.07 – Sei contento di Hamsik o ti attendi di più? “Mi aspetto tanto da lui, l’ho visto giocare tante gare e conosco la sua qualità fisicamente e tecnicamente, ho parlato con lui tante votle e so che può dare di più. Il suo atteggiamento è ottimo fisicamente, ma ci aspettiamo di più nelle giocate”.
Sul momento di Duvan: “Duvan è un giocatore di qualità e forza, può fare danno alla difesa avversaria e la sua sfida è sfruttare ogni opportunità sin dall’inizio dando il 100% nelle varie competizioni. Non è facile essere dietro Higuain per avere un’opportunità, ma quando gioca deve pensare che sia la gara più importante della sua vita. Deve allenarsi con più intensità per avere livello fisico sempre, è la sua sfida”
Si torna sulla gara con la Sampdoria e le polemiche sui due rigori: “Contro la Samp avevamo 2 rigori netti ma si è parlato solo della squadra e non di quegli errori. Non voglio parlare dei rigori perché non voglio scuse, ma se questi errori avvengono contro altre squadre la stampa ne parla di più. Non bisogna criticare criticare senza vedere gli episodi, non voglio scuse, ma noi sappiamo che mancano dei punti per gli arbitri… vediamo se alla fine tutto si compensa”.
Mancano 6-8 punti all’appello con i pareggi con Cagliari, Palermo, Atalanta ed il ko col Chievo? Alcune gare erano stravinte. “Noi ci alleniamo in modo specifico anche per gestire il match, ma non si può controllare tutto e per questo il calcio è diverso da altri sport. Analizziamo con i video i nostri errori, andando avanti nella gara seguente con rinnovata fiducia, magari facendo il terzo dopo il 2-0. Siamo primi per tiri nello specchio e tiri totali, in fase offensiva possiamo fare anche meglio e chiudere le gare”.
12.57 – Per la sua idea di gioco si può fare a meno di Jorginho? E’ l’unico che garantisce qualità nella manovra. “Quando abbiamo deciso di prenderlo è perchè cercavamo uno con la sua qualità, il problema è che non può giocare tutte le gare e poi è stato squalificato. Poi ha giocato da trequartista a Praga, su un campo pesante, ed è andato in difficoltà. Inler, Gargano e Lopez possono dare equilibrio alla squadra ed abbiamo deciso di giocare con Lopez e Gargano in alcune gare per essere più compatti. Jorginho palleggia bene, è normale che si dica che manchi in alcune gare…”
Domani manca Koulibaly che lei ha sempre utilizzato, cosa comporta la sua assenza? “La fase difensiva deve migliorare, ma anche altre squadre lo fanno, il problema è che non gestiamo i vantaggi come ad esempio col Cagliari. Abbiamo delle alternative, non ci sono problemi, come Henrique e Britos”.
Come si subiscono meno gol in casa? “La concentrazione e la marcatura preventiva quando attacchiamo e siamo più sbilanciati. Bisogna tenere il nostro livello per novanta minuti, non giocare solo un primo tempo o il secondo tempo. Dispiace per le gare con Palermo e Cagliari che avevamo le gare in mano, è una questione di maturità di squadra, questa settimana ne abbiamo parlato di gestire meglio la gara e col tempo miglioreremo”.
12.50 – Come si affronta la migliore squadra d’Italia tatticamente? “Sì, loro si muovono bene, hanno grandi meriti su dove si trovano e mi piace molto come giocano. E’ una gara diversa dal Cagliari, loro sono organizzati, palleggiano bene. Il Cagliari attacca e concede molto mentre l’Empoli se ha tempo per riorgranizzarsi non ti lascia giocare”.
Gabbiadini? “Non ho sentito”. Gabbiadini? “Non sento, c’è qualche problema (ride, ndr)”
La necessità sul mercato è di avere subito nei primi giorni di gennaio i rinforzi? “Il presidente ha capito subito che con l’infortunio di Insigne abbiamo bisogno di qualcosa e lo vedo molto attivo sul mercato. Stiamo lavornado per fare qualcosa, non posso dire nulla, ma mi piace che il presidente sia attivo sul mercato”.
Ha fiducia per la gara di domani? “Sì, abbiamo finito bene l’ultima gara pareggiando in dieci uomini e finendo la gara attaccando. Io vedo il bicchiero pieno”.
Higuain non ha svolto settimana tipo d’allenamenti, come sta? “Sta bene, è disponibile ma vediamo ancora e domani decideremo. S’è allenato negli ultimi due giorni e sta bene”.