Napoli-Borussia, debutto Champions ad alto rischio (senza pensare al Milan)

Notte ad alta tensione per il ritorno della Champions al San Paolo e battesimo del fuoco per il Napoli di Benitez. C’è il Borussia spaccamondo, energie da vendere (tutti venticinquenni in campo, tranne il portiere), tecnica, velocità, ripartenze “a rotta di collo” come dice Jurgen Klopp, l‘allenatore, però una difesa perforabile con due lunghi al […]

Notte ad alta tensione per il ritorno della Champions al San Paolo e battesimo del fuoco per il Napoli di Benitez. C’è il Borussia spaccamondo, energie da vendere (tutti venticinquenni in campo, tranne il portiere), tecnica, velocità, ripartenze “a rotta di collo” come dice Jurgen Klopp, l‘allenatore, però una difesa perforabile con due lunghi al centro (Subotic 1,93 e Hummels 1,92) da aggirare con palla a terra, i cross non servono. Giocano in campionato già da cinque partite (tutte vittorie, 15 gol segnati, 4 subiti). E’ la valanga giallonera di Dortmund, città della Ruhr, squadra d’acciaio, vicecampione d’Europa.
Collaudo severo per il Napoli “internazionale” al primo ostacolo alto della stagione. Non è più la squadra di Mazzarri che subiva, aspettava e ripartiva. Il nuovo vangelo è il possesso-palla e le verticalizzazioni improvvise. L’impronta di Benitez si vede già. Anche la squadra dei sei “rincalzi” di sabato ha giocato come vuole l’allenatore spagnolo, solo la scarsa vena di tre, quattro elementi non l’ha resa brillante, però padrona della palla e del match.
Napoli e Borussia giocano “a specchio”. Due mediani davanti alla difesa a quattro, tre mezze punte, un attaccante centrale. Non c’è solo il polacco Lewandowski da bloccare con i due centrali di difesa (uno marcatore, l’altro battitore libero). Ci sono le tre mezze punte da soffocare. Aubameyang, agile freccia a destra, sarà un tormento per Zuniga. Sulla fascia di Aubameyang il Napoli potrà correre i pericoli più seri. E’ possibile che Behrami si dirotti sull’armeno Mkhitaryan, una trottola col gol facile alle spalle di Lewandowski.
Lo scacchiere della partita è ricco di confronti. Ma non sarà una partita “all’italiana” di marcature rigide perché le due squadre fanno molto movimento. Il Borussia giovane può imporre un ritmo altissimo, ma non si avventerà come fa nella Bundesliga contro difese più morbide. Cercherà il suo equilibrio perché la sua difesa ha bisogno di una buona protezione (un difensore in più?). Chi occuperà meglio il campo, senza lasciare “vuoti” per il contrattacco avversario, potrà giocarsi meglio la partita. Il possesso-palla degli azzurri e il pressing alto saranno armi efficaci per “gelare” la veemenza borussa a patto che tutti girino alla perfezione.
Sulla carta è una partita di fuochi pirotecnici da giocare con la testa prima che col cuore, con la corsa e l’attenzione massima. Nell’appassionante scontro corale, il talento individuale potrebbe decidere il match. Contro i più baldanzosi tedeschi, il Napoli deve far correre la palla, un tocco e via se è possibile, senza cercare sfondamenti personali, lunghe sgroppate, doppi dribbling. Ogni palla persa farà scattare la sirena del pericolo.
Sugli esterni il Napoli ha due pesi leggeri (Callejon e Insigne) e i terzini tedeschi sono robusti, portati anche ad attaccare, ma possono essere giocati di abilità. Il corridoio di Insigne sembra il più promettente con la presenza di Hamsik sul centro-sinistra. Higuain dovrà battersi contro due colossi di Rodi. La scelta di Pandev (Insigne in panchina?) potrebbe sparigliare i giochi, ma sulle fasce il Napoli potrebbe risultare più vulnerabile.
Sul campo soffierà il vento della passione di uno stadio esaurito in ogni ordine di posti, ma il Napoli farà bene a tapparsi le orecchie con la cera come i marinai di Ulisse: le sirene tedesche possono far male se la squadra azzurra si sbilancia (questo aspetta il Borussia). Vale il detto di Benitez: sin prisa pero sin pausa, senza fretta però senza fermarsi mai. E senza pensare al Milan (domenica sera a San Siro) come nella sciagurata occasione che registrò due flop consecutivi di Mazzarri. La “rosa” di maggiore qualità offre ottime prospettive di turn-over, ma questa è la partita più importante. Può indirizzare il futuro del Napoli in Champions in un girone durissimo in cui bisogna fare punti in casa, bottino pieno se è possibile.
Basta chiacchiere. La partita è tutta da scoprire sul campo. Di sicuro c’è che Benitez presenterà una squadra non condizionata dall’avversario, capace di giocarsela senza angosce e, soprattutto, senza aspettare che cosa fa il Borussia. La difesa dell’Amburgo, contro la quale i borussi hanno maramaldeggiato sabato con sei gol, non vale un’unghia della difesa dell’Atalanta. Coraggio, giochiamo.
Mimmo Carratelli

CHAMPIONS LEAGUE.
Gruppo F: mercoledì 18 Napoli-Borussia Dortmund e Olympique Marsiglia-Arsenal.
PROSSIMO TURNO. Martedì 1 ottobre: Arsenal-Napoli, Borussia-Marsiglia.
Gruppo H: mercoledì 18: Milan-Celtic e Barcellona-Ajax.

RISULTATI.
Gruppo B: Copenaghen-Juventus 1-1, Galatasaray-Real Madrid 1-5.
Gruppo A: Manchester United-Bayer Leverkusen 4-2, Real Sociedad-Shakhtar 0-2.
Gruppo C: Benfica-Anderlecht 2-0, Olympiacos-Paris Saint Germain 1-4.
Gruppo D: Bayern-Cska Mosca 3-0, Viktoria Plzen-Manchester City 0-3.

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