Il Napoli cerca la laurea a San Siro

Grande notte milanese per il Napoli alla ricerca del risultato di gloria e di prestigio contro il tabù delle ultime diciotto partite sul campo del Milan senza una vittoria, tabù che sarebbe ora di infrangere mettendo un doppio catenaccio sul secondo posto e sull’ammissione diretta alla Champions, seconda grande avventura europea per la squadra di […]

Grande notte milanese per il Napoli alla ricerca del risultato di gloria e di prestigio contro il tabù delle ultime diciotto partite sul campo del Milan senza una vittoria, tabù che sarebbe ora di infrangere mettendo un doppio catenaccio sul secondo posto e sull’ammissione diretta alla Champions, seconda grande avventura europea per la squadra di Mazzarri. Il vantaggio di 4 punti sui rossoneri dovrebbe dare tranquillità agli azzurri e favorire una prestazione senza ansie e angoscia, ma libera e bella.
Il Napoli è in salute e alla Scala del calcio vorrà “cantare” con una partita super in quest’altra stagione di meraviglia. Quest’anno non ha ancora vinto in trasferta contro una “grande”, l’occasione è ghiotta. E’ il Milan che deve fare di più, il Napoli potrà rintanarsi e ripartire. Se avrà la velocità giusta potrà trasformare la notte di San Siro in un festival di fuochi artificiali.
A Milano hanno già vinto in quattro (Sampdoria, Atalanta, Inter e Fiorentina), ma sono sconfitte che risalgono all’epoca buia della formazione di Allegri, alle prime dodici giornate di campionato, e sul suo campo il Milan sta galoppando a punteggio pieno da otto partite.
Ora è proprio un altro Milan, in serie positiva da tredici turni (31 punti!), un marcia trionfale con i gol di Balotelli ed El Shaarawy, che poi sono anche la coppia di Prandelli. Non ci sarà Balo squalificato, ma dalla sostituzione (Pazzini) il Napoli non può aspettarsi vantaggi. Il centravanti pistoiese è uno squalo in area di rigore. Senza giocare tutte le partite è a 13 reti, appena tre meno di El Shaarawy e sei più di Balotelli. Per Cannavaro sarà una serata di battaglia contro l’acrobazia e i colpi di testa dell’attaccante rossonero.
Dove il Napoli potrà imporre la sua genialità è a metà campo con la classe di Hamsik e il momento magico di Dzemaili (confermatissimo, Inler in panchina), sugli esterni Maggio in ascesa e Zuzù Zuniga al rientro detronizzando il connazionale Armero (pronto per ogni evenienza). Bisogna spegnere l’iniziativa di Montolivo, rilanciatissimo dal trasferimento al Milan e temibile per le “botte” dalla distanza. Su El Shaarawy Campagnaro anticiperà il derby milanese dell’anno prossimo quando difenderà sul fronte dell’Inter. Magnifico guerriero l’argentino, esemplare professionista per nulla condizionato dal suo passaggio milanese, sempre ben presente in azzurro. Largo all’altro guerriero di Mazzarri, Volan Behrami, appena “eletto” re europeo del tackle. Comanderà la diga dei centrocampisti, pronto a “mordere” in ogni zona del campo sul portatore di palla avversario. Pronto a scattare dalla panchina Lorenzo Insigne. Sulle fasce ci vorranno azzurri capaci di tenere inchiodati i due esterni della difesa milanista.
Bisognerà capire presto i movimenti e la zona di gioco di Boateng per soffocare il centrocampo del Milan perché le sorprese possono arrivare dal bislacco Prince ghanese oltre che da Montolivo. Il Milan ha terzini che corrono molto sulle fasce. Abate e De Sciglio, altri due nazionali azzurri, sono stantuffi giovani, estremamente propositivi sugli esterni, fughe, dribbling e cross. Saranno decisivi i duelli con Zuniga e Maggio. Chi volerà meglio sulle corsie esterne potrà orientare la partita. Conferma di Britos che avrà un avversario temibile per fisicità e danza col pallone, il dinoccolato ballerino senegalese Niang neanche ventenne.
Sono tanti i punti nevralgici sulla scacchiera del match, a perdere un duello (e la partita) si fa poco. Ma sembra un match ad armi pari. Il gioco sornione di Pandev potrà essere un grosso disturbo per il dispositivo di difesa del Milan (lo curerà Mexes?). Se il macedone imbrocca una serata di vivacità, il Napoli avrà un vantaggio non solo tattico per sfondare. E qui viene fuori Edinson Cavani che, dopo la doppietta di Torino, si è dannato contro il genoano Frey non riuscendo a batterlo neppure su rigore. Dovrà giocare da capocannoniere del campionato.
A San Siro dovrebbe essere un magnifico spot per il calcio. Belle giocate, numeri di alta scuola, corsa e tiri in porta. Dovrebbe essere una serata impegnativa per Abbiati e De Sanctis. Coraggio, guardiamo.
MIMMO CARRATELLI

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