È ovvio che il dopo Mazzarri si chiami Frustalupi

Walter Mazzarri potrebbe lasciare la panchina del Napoli per un solo anno per svolgere il ruolo di direttore tecnico. Il mister lascerebbe la panchina al suo attuale vice Frustalupi, il quale diventerebbe a tutti gli effetti allenatore. La decisione potrebbe arrivare a causa della stanchezza accumulata da Mazzarri in questi anni di duro lavoro sulla panchina partenopea. Il suo […]

Walter Mazzarri potrebbe lasciare la panchina del Napoli per un solo anno per svolgere il ruolo di direttore tecnico. Il mister lascerebbe la panchina al suo attuale vice Frustalupi, il quale diventerebbe a tutti gli effetti allenatore. La decisione potrebbe arrivare a causa della stanchezza accumulata da Mazzarri in questi anni di duro lavoro sulla panchina partenopea. Il suo compito potrebbe essere quello di acquistare calciatori giovani e adatti al modulo della squadra. Alla fine di questa stagione, quindi, il mister potrebbe allontanarsi dalla panchina per poi ritornare dopo un anno. A riferirlo è stato Paolo Bargiggia, giornalista Mediaset. Napolicalciolive.

Questo è il testo che si trova sulla gran parte dei siti napoletani. E allora, procediamo per punti. Facciamo i complimenti a Bargiggia perché è stato il primo a lanciare la notizia. Ma va detto che ogni tifoso di buon senso ci aveva pensato. Se proprio Mazzarri dovesse decidere di prendersi un anno sabbatico, sembra ovvia la promozione di Frustalupi. Basta conoscere un poco Aurelio De Laurentiis. Non prenderebbe mai Pioli né tantomeno Allegri. De Laurentiis di calcio non capisce nulla. E lo sa. Si è fidato di Marino (che di calcio capiva ma che gli ha rifilato anche qualche bidone), e ora si fida di Mazzarri. Ciecamente. Il resto della truppa (da Bigon al fu Fassone) serve solo a fare numero. Da settimane, per non dire da mesi, penso alle dichiarazioni che farà De Laurentiis a tempo debito. Frustalupi è il nome giusto per lui: costa poco, conosce gli schemi di gioco, ed è in qualche modo eterodiretto da Mazzarri (questo è l’unico punto debole della catena, secondo me, e non per Mazzarri ma per i comprensibili desideri di vanità). De Laurentiis è un imprenditore accorto (come ha detto Pedersoli a Spadetta) e non butterebbe mai a mare il lavoro di anni. Lo farebbe solo per uno Zeman. Ma Sdengo sarebbe un’operazione troppo rischiosa per lui. Il futuro è quello descritto da Bargiggia. Ora, però, pensiamo al presente.
Massimiliano Gallo

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