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Napoli-Comune, lite sui tabelloni

Nervi tesi tra SSC Napoli e Comune. L’oggetto del contendere è il mistico tabellone elettronico all’interno dello stadio “San Paolo”, rimosso in occasione della ristrutturazione per Italia ’90, e che da anni è richiesto a gran voce dalla tifoseria partenopea, per avere un barlume di tecnologia in un impianto che definire fatiscente ed obsoleto è un eufemismo.

La polemica è sorta a causa delle dichiarazioni dell’assessore allo Sport Giuseppina Tommasielli, che interpellata sull’argomento, ha dichiarato che “il Comune di Napoliavrebbe fornito formale autorizzazione a montare i maxi schermi nello stadio San Paolo, mentre il Calcio Napoli vi avrebbe rinunciato per non perdere posti da porre in vendita”.

Affermazioni queste che hanno mandato su tutte le furie De Laurentiis, il quale non ha mancato di replicare attraverso un comunicato ufficiale apparso sul sito della società: “La SSC Napoli dichiara di non aver mai ricevuto dal Comune di Napoli la necessaria autorizzazione a montare i suddetti maxi schermi, pur avendo presentato la richiesta, corredata di ogni dettaglio tecnico, nel marzo 2011.
Nella richiesta di autorizzazione, la SSC Napoli ha chiesto di poter installare i maxi schermi sul terzo anello, settore inibito da anni alle vendite. Per questo motivo, non si comprende come l’assessore Tommasielli possa affermare che la SSC Napoli non avrebbe interesse a montarli, perchè perderebbe dei posti destinati alla vendita.
Inoltre, in assenza di autorizzazione al montaggio dei maxischermi, la SSC Napoli ha provveduto a propria cura e spese, all’installazione di led luminosi di ultimissima generazione, sugli spalti nei settore distinti e Posillipo, per consentire agli utenti dello stadio di fruire di informazioni utili, quali l’orologio, i risultati da altri campi e informazioni sulla viabilità, che saranno disponibili da sabato 17 novembre“.

Aldilà delle questioni burocratiche, è assolutamente necessario riproporre un principio di Hi-Tech nello storico impianto diFuorigrotta; è paradossale che piccoli stadi di provincia possano presentare tabelloni elettronici di ultima generazione, mentre un colosso come il San Paolo, calcato dalle migliori squadre europee, si debba accontentare di maxischermi che, si spera almeno, possano sostituire decentemente quell’obbrobrio di display spento per decenni.

Riccardo Simeone (espressonline.net)

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