La partita di ieri l’ha vinta Mazzarri, abbandonando la sua difesa a tre

Ogni tanto lo voglio interpretare anch’io il ruolo di giornalista trombone, quello che si autocita e fa notare – con molta poco eleganza – che lui aveva capito tutto prima degli altri. Ovviamente è così fino a un certo punto. Ma che questo Napoli fosse per cuori forti l’avevo scritto in tempi non sospetti, adesso […]

Ogni tanto lo voglio interpretare anch’io il ruolo di giornalista trombone, quello che si autocita e fa notare – con molta poco eleganza – che lui aveva capito tutto prima degli altri. Ovviamente è così fino a un certo punto. Ma che questo Napoli fosse per cuori forti l’avevo scritto in tempi non sospetti, adesso non ricordo se dopo il match con la Fiorentina o giù di lì.Ancora prima che le insinuazioni e i sospetti sulla salute del nostro tecnico prendessero il sopravvento.

Ieri ne abbiamo avuta l’ennesima conferma. Una partita da Napoli, in cui siamo passati dallo scoramento all’esaltazione in poco più di un quarto d’ora. Come era accaduto, pochi giorni prima, contro il Dnipro.

La partita di ieri dice un po’ di cose. Innanzitutto che la tanto bistrattata cocciutaggine di Mazzarri sembra evaporata. Almeno a Marassi è evaporata. Ieri il nostro allenatore, dopo il cambio obbligato Pandev-Insigne, forse per la prima volta ha fatto un cambio diverso. Alterando di fatto l’assetto della squadra, abbandonando la tanto cara difesa a tre. Difesa a quattro, due in mezzo al campo, e tre dietro la punta. Un Napoli come la Roma di Spalletti. Loro con Totti, noi con Cavani.

E ha cambiato la partita Mazzarri. Mesto, il maltrattato Mesto, è stato decisivo. Prima con un gran bel gol, poi con l’assist decisivo per un Hamsik degno del Paolino Pulici dei tempi che furono. E in mezzo anche un gol mangiato a pochi metri dalla porta. È stata la svolta Mesto. Una svolta giunta dalla panchina. E mi pare la novità più significativa, come ha scritto anche Roberto Procaccini.


Il Napoli non è più condannato a giocare allo stesso modo. Conosce alternative che non siano solo quelle dettate dalla disperazione del risultato, che inducono il tecnico a spedire sul campo quanti più attaccanti possibili. No, Mazzarri ha ragionato. E ha vinto il match. Col Genoa, certo, ma lo ha vinto.

Adesso è presto per capire se il Napoli cambierà modulo. Non credo che lo farà. Ma di certo abbiamo un’altra carta da giocare. E a mio avviso più si è duttili, nel calcio come nella vita, meglio è. Certo, detto da uno zemaniano, è il top dei controsensi. Ma la contraddizione è un po’ come l’ottimismo, il sale della vita.

Massimiliano Gallo

Correlate

La lezione di Benitez sull’autolesionismo di Napoli: «La città scelga se lamentarsi o sostenerci»

di - Se qualcuno fino a oggi poteva nutrire qualche dubbio sul reale pensiero di Rafa Benitez a proposito di Napoli e dell’ambiente napoletano, da oggi possiamo dire che qualsiasi dubbio può definirsi fugato. Nella inconsueta sede della Stazione Marittima, il tecnico spagnolo ha tenuto una conferenza stampa che ancora una volta è stata una sorta di […]

Friedkin

Il ritiro punitivo lasciamolo al Borgorosso Football Club

di - Diciamo la verità, questa vicenda del presunto ritiro del Napoli è stata una pagliacciata. Tanto ridicola quanto emblematica. Da qualsiasi angolatura la si inquadri, presenta imperfezioni. E imperfezioni, va da sé, è un eufemismo. A lungo assente, praticamente quasi sempre quest’anno, dalla scena mediatica e spesso anche dagli spalti, Aurelio De Laurentiis irrompe nella vita […]

C’era una volta Gonzalo Higuain, il re che Napoli continua ad aspettare

di - Diciamo la verità, siamo ben oltre i tre indizi di Agatha Christie. Siamo al tenente Colombo, che di prove ne accumula lungo tutta la puntata e lentamente, ma inesorabilmente, incastra il colpevole. Qui non si tratta di un delitto, per carità. Magari di una scomparsa. Dov’è finito Gonzalo Higuain? Non è un caso che nelle […]

Che cosa è successo al Napoli che ha annientato la Roma? Prestazione indecente contro il Milan

di - Che cosa è successo? È francamente inspiegabile. Questo Napoli il primo novembre travolgeva la Roma al San Paolo e sette giorni dopo andava a vincere a Firenze. Il brutto inizio di stagione, contraddistinto dalla prematura uscita dalla Champions, sembrava alle spalle. E invece il Napoli è sparito di nuovo. Sul 2-0 contro il Cagliari sono […]

Immagine non disponibile

Napoli non è consapevole di stare vivendo calcisticamente al di sopra delle proprie possibilità

di - Venerdì sera non ho guardato Fiorentina-Juventus. Un po’, confesso, le partite del nostro campionato non mi appassionano più; un po’ in concomitanza c’era Borussia Dortmund-Hoffenheim. E sì, il caro Borussia Dortmund, quella squadra per cui in tanti ci sfottono perché continuiamo a parlarne e fare paragoni. Venerdì la squadra di Klopp era ultima in classifica. […]

Che peccato Gabbiadini

Gabbiadini, un diamante da sgrezzare. Come Insigne

di - Manolo Gabbiadini. Non si parla che di lui. In modo anche inconsueto. Non ricordo una trattativa di mercato chiusa e pressoché annunciata – come sembra leggendo qua e là – a campionato in corso. Somiglia a uno di quei tormentoni che hanno contraddistinto le recenti sessioni di calciomercato e che spesso si sono conclusi non […]

Il bilancio del Napoli smaschera la leggenda del pappone

di - E insomma, il giorno della presentazione del bilancio del Napoli è arrivato. Il giorno dello smascheramento del pappone che lucra sulla passione di noi poveri altri che gli versiamo migliaia e miglia di euro nelle casse è arrivato. E incredibilmente – meraviglia! – si scopre che Aurelio De Laurentiis ha rasentato il rischio di fare […]

Nel libro di Trombetti, Noè si è trasferito a Castel Volturno e somiglia tanto a De Laurentiis

di - In “Morte di un matematico napoletano”, di Mario Martone, un Toni Servillo non ancora noto al grande pubblico smonta un grande Carlo Cecchi in versione Renato Caccioppoli che parla del metodo che lui utilizzerebbe per togliersi la vita: “Ma il comico non era superiore al tragico?”, lo interrompe citando una sua frase. A quella tavolata, […]