Il terzo posto dipende dai risultati di Udinese e Lazio. Si chiude una stagione milionaria con qualche giornata di entusiasmo

Mettendo insieme i possibili risultati di domenica sera, per il Napoli ci sono due possibilità su ventisette di conquistare in extremis il terzo posto. Venti possibilità sono a favore dell’Udinese. Solo una partita scriteriata dei friulani a Catania potrebbe togliergli la piazza per i preliminari Champions. Gli basta un pareggio per respingere l’assalto dei rivali: […]

Mettendo insieme i possibili risultati di domenica sera, per il Napoli ci sono due possibilità su ventisette di conquistare in extremis il terzo posto. Venti possibilità sono a favore dell’Udinese. Solo una partita scriteriata dei friulani a Catania potrebbe togliergli la piazza per i preliminari Champions. Gli basta un pareggio per respingere l’assalto dei rivali: Lazio a -2 dall’Udinese, Napoli e Inter a -3. Però Mazzarri dice crediamoci. Credere, obbedire e soprattutto combattere sul campo. Ma è difficile farcela dopo che il Napoli ha sprecato 18 punti nelle ultime dieci gare. Non solo le tre sconfitte consecutive, ma le rimonte subite da Catania e Roma. L’Udinese ha costruito in casa il suo terzo posto: 43 punti (Inter 34, Napoli e Lazio 33) ed è stata tra le prime tre per 26 giornate su 37. Il Napoli andrà in Europa League contro avversari fortissimi e con impegni in agosto. Si annunciano già Newcastle, Chelsea, Lione, Atletico Madrid, Stoccarda, Bayer Leverkusen. Un torneo molto impegnativo che porterà meno della metà dei soldi della Champions e una gloria minore.

Si chiude al San Paolo col Siena. Il campionato, nelle gare interne, si è mantenuto sui livelli dell’anno scorso come presenze e incasso. Le presenze sono state quest’anno 708.281 con una gara in meno (questa da disputare col Siena) rispetto alle 782.679 presenze dell’anno scorso. Modesto il numero degli abbonati (15mila). L’incasso lordo ammonta quest’anno a 12.253.188 di euro (mancando ancora l’incasso col Siena). L’anno scorso fu di 12.386.029 euro. La partita di campionato con maggior numero di spettatori (57.402) e di maggiore incasso (1.872.096) è stata quella con la Juventus.

Alle partite di campionato bisogna aggiungere quelle di Coppa Italia (tre) e di Champions (quattro). Complessivamente, fra campionato e coppe, le presenze al San Paolo sono state più di un milione (1.136.837) e l’incasso lordo ha superato i 24 milioni di euro (24.397.089). La Coppa Italia ha fruttato 1.275.445 euro con 111.765 presenze. In Champions 9.735.615 euro di incasso e 216.791 presenze. La maggiore affluenza assoluta di spettatori al San Paolo si è registrata nel match col Bayern (60.074), il maggiore incasso col Chelsea (3.052.000).

Stagione milionaria e di soddisfazioni anche se la squadra è mancata nel rush finale per confermarsi in Champions. Intanto, monta la vicenda Lavezzi. Lo si dà ormai in partenza per un ingaggio superiore. Il conguaglio tecnico che offre l’Inter è ridicolo. Se il Napoli ha le idee chiare per il prossimo anno, meglio intascare tutti i 31 milioni della clausola rescissoria del Pocho (il Paris Saint-Germain li darebbe davvero?) investendoli in un reale potenziamento della squadra (un difensore leader, un centrocampista di lotta, due esterni giovani e collaudati come potrebbero essere Schelotto e Armero se il modulo di gioco non cambia). Da “incatenare” Hamsik e Cavani al sogno napoletano. Difficilmente Lavezzi troverà altrove quello che gli ha dato Napoli facendone per cinque anni un idolo. Il Pocho ha 27 anni ed è comprensibile che pensi di ricavare il massimo dal calcio. Il Napoli ha Vargas per andare avanti. E Insigne in stand-by Ma aspettiamo di capire quale squadra in concreto De Laurentiis, Mazzarri e Bigon vogliono e possono allestire per la prossima stagione.
Mimmo Carratelli

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