Notte magica, inseguendo un gol (ma non aspettiamoci un Chelsea in disarmo)

Profumo di notte magica. Ritorna la Champions e il San Paolo trabocca di passione. E’ un momento favorevole. Si è riaperto il campionato del Napoli a un punto dal quinto posto (Roma) e a cinque dal terzo (Lazio e Udinese). Ogni impresa è possibile dopo il partitone di Firenze e la rinascita fisica, tecnica e […]

Profumo di notte magica. Ritorna la Champions e il San Paolo trabocca di passione. E’ un momento favorevole. Si è riaperto il campionato del Napoli a un punto dal quinto posto (Roma) e a cinque dal terzo (Lazio e Udinese). Ogni impresa è possibile dopo il partitone di Firenze e la rinascita fisica, tecnica e tattica degli azzurri. Ogni sogno è legittimo in Champions dopo avere superato il “girone della morte”.Siamo agli ottavi di finale, eliminazione diretta in due partite, andata e ritorno. Si comincia a Fuorigrotta col Chelsea, la “squadra bella” di Mourinho e Ancelotti, oggi in difficoltà con Villas-Boas, lo Special Two, il profeta portoghese che non ha ancora fatto adepti nel club londinese. Il Chelsea, a 17 punti dalla vetta (Manchester City) in Premier League, è in bilico sul quarto posto che vale la prossima Champions assediato dall’Arsenal e dal Newcastle. Barcolla. La difesa è un problema, Torres non segna da quattro mesi e Drogba è appena tornato dalle fatiche e dalla delusione della Coppa d’Africa. Gli anziani del gruppo non sopportano Villas-Boas. Ma gli ottavi di Champions faranno mettere da parte contrasti e debolezze. Il Chelsea ritroverà orgoglio, compattezza e giocate nella suggestione della musichetta della Champions che mette sempre i brividi.

Perciò non aspettiamoci una squadra in disarmo. Villas-Boas teme il Napoli (forse ”ultima spiaggia” per il giovane tecnico fortemente contestato) e ha fatto trapelare un prudente obiettivo: un pareggio al San Paolo per giocarsela poi allo Stamford Bridge. Ma un pareggio senza gol gli potrebbe complicare i piani. A Londra il contropiede del Napoli potrebbe risultare più incisivo.

Il Chelsea della difesa spesso disordinata e fuori posizione si chiuderà a riccio? Non ne sembra capace e non è nello spirito britannico. Ma non farà come l’Arsenal a Milano. Si batterà su ogni pallone. Cercherà di farlo girare per provocare il Napoli, togliergli l’iniziativa, farlo andare in affanno, puntando sulle ficcanti sortite dell’esterno destro Sturridge, sul gran gioco offensivo di Mata, sui colpi di Drogba. Dovrebbe essere questa la sua partita. Di controllo e accelerazioni.

Il Napoli non deve fare calcoli. Ma non deve neanche andare all’assalto. Il centrocampo sostenuto da Hamsik filtra meglio e la difesa è più attenta. Grava sguinzagliato sul “motorino” Mata, oppure Gargano a braccare la più pericolosa fonte di gioco degli inglesi. Vedremo. Raddoppi opportuni sono scontati. Si sganciano i due difensori esterni del Chelsea e per gli esterni azzurri di centrocampo sarà partita doppia, difendere e attaccare. Sul lato sinistro del Napoli i maggiori pericoli per le sovrapposizioni di Bosingwa e Sturridge, forse anche di Meireles. Chiudere quella corsia sarà forse decisivo. Bisogna giocare senza frenesia e con la lucidità di Firenze. Le imbucate di Marekiaro, il movimento continuo ma possibilmente essenziale di Lavezzi, il ritrovato sprint di Maggio e i “proiettili” di Cavani possono far saltare la difesa del Chelsea, non rapida al centro, a patto che nella metà campo azzurra sia il Napoli a comandare.

Mazzarri avrà preparato la partita da par suo. I pericoli si chiamano Sturridge, Mata, Drogba e Lampard se giocherà. La folla delle grandi occasioni (occasione storica, questa) sosterrà come non mai il Napoli nell’avventura europea diventata, più che affascinante, terribilmente importante per gli scenari che può aprire. Se il Napoli guadagnerà un posto fra le prime otto squadre d’Europa, l’emozionante coro di Oj vita mia raggiungerà i sei milioni di tifosi azzurri nel mondo, seducendoli sino alle lacrime.

Mimmo Carratelli

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