Aver risparmiato i tenori a Verona non è servito a niente

Solo 0-0 al San Paolo (non pienissimo) contro la Fiorentina subendo i viola per un’ora di gioco con due salvataggi di De Sanctis, poi ultima mezz’ora azzurra di grande generosità, ma anche confusa, con i toscani ben chiusi in difesa. Al 62’ un netto fallo di mani in area di Pasqual è sfuggito all’arbitro. Era […]

Solo 0-0 al San Paolo (non pienissimo) contro la Fiorentina subendo i viola per un’ora di gioco con due salvataggi di De Sanctis, poi ultima mezz’ora azzurra di grande generosità, ma anche confusa, con i toscani ben chiusi in difesa. Al 62’ un netto fallo di mani in area di Pasqual è sfuggito all’arbitro. Era rigore.

Una Fiorentina brillante, che faceva correre velocemente la palla, con Cerci devastante sull’out difeso da Dossena e Fideleff, spesso saltati, ha reso difficile la serata del Napoli. Behrami davanti alla difesa a quattro, Munari a sostegno dei difensori, Montolivo regista per gli affondo di Cerci e Jovetic. Così la squadra viola ha messo in soggezione il Napoli. Tornavano i tenori. Lavezzi si è dato un gran da fare, ma Cavani è rimasto fuori partita e Hamsik troppo impreciso per incidere. Se si aggiunge il gioco lento di Inler, il quadro di un Napoli in tono minore è completo. Ha cercato di tirarlo su Zuniga, grande partita, ma le sue penetrazioni offensive non trovavano sbocchi nel mucchio della difesa viola e nell’evanescenza del Matador.

C’è stata la conferma di Fideleff, in grandi difficoltà contro Cerci meritando la sostituzione con Aronica (53’). Tornavano Cannavaro (200 partite in azzurro) e Campagnaro in difesa. Il primo ha chiuso Vargas ed ha anche sostenuto l’attacco. Il secondo ha lottato strenuamente contro Jovetic. Non c’era Maggio, sostituito da Zuniga che attraversa un gran momento. Tornava anche Dossena.

La Fiorentina ha preso subito in pugno il match replicando con un gran gioco alle iniziative di Lavezzi, spumeggiante in partenza. Ma la difesa toscana, ben protetta, non ha mai ceduto. Dopo di che la Fiorentina è salita in cattedra sfondando sulla destra con Cerci, facendo movimento con Jovetic. Bloccati i terzini, con rare sortite di Cassani, la squadra di Mihajlovic si distendeva in attacco con grande armonia e con più uomini, Montolivo e Vargas a sostegno delle due punte Cerci e Jovetic.

Le ripartenze del Napoli erano rare e si spegnevano sui piedi di Hamsik, impacciato, e di Inler, lentissimo. Cavani era fuori partita, chiuso dai due centrali viola (Gamberini e Natali, fisicamente potenti) e con pochi rientri a conquistare la palla. La Fiorentina era già pericolosa al 24’ con l’ennesima penetrazione di Cerci a destra. Sul suo cross Jovetic mancava la deviazione per il gol.

Doveva poi essere strepitoso De Sanctis ad annullare la conclusione dal limite di Montolivo (31’). Palla maligna per un rimbalzo e azione avviata dal solito Cerci sfuggito a Dossena e a Cannavaro. Si giocava in pratica nella metà campo azzurra. Gran lavoro per Gargano in pressing su Montolivo, su Behrami se accennava a venire avanti, su altri giocatori viola pronti per l’ultimo passaggio. Gargano finiva sfiancato commettendo errori in attacco nella mezz’ora finale in cui il Napoli dava tutto se stesso per sfondare. Un diagonale fuori di Cavani, oltre il secondo palo, era tutto quello che produceva il Napoli in zona-gol nel primo tempo (40’). E doveva essere ancora De Sanctis a sventare la conclusione di testa ravvicinata di Natali sul cross-punizione di Vargas (42’), seconda palla-gol per gli ospiti.

Il Napoli restava in piedi grazie al suo grande portiere, sempre attento e reattivo. Ma Inler non imbroccava un passaggio e peggio faceva Hamsik. Viste le sofferenze di Fideleff, Mazzarri sostituiva il corazziere biondo con Aronica (53’). Ma, intanto, la Fiorentina si afflosciava. Aveva dato tutto e si consegnava alla reazione del Napoli.

Nell’ultima mezz’ora il gioco si rovesciava nella metà campo dei toscani, ma gli azzurri non avevano lucidità, erano precipitosi, sbagliavano e la difesa viola rimediava sempre. Inler finalmente scoccava un tiro dei suoi, ma Boruc salvava in corner (60’).

Nel finale della superiorità del Napoli, la Fiorentina non ha però mai dato l’impressione di cedere. Si abbassava in difesa e resisteva. Tramontava l’estro di Cerci e Jovetic arretrava a contrastare l’inizio della manovra azzurra. Sul cross di Lavezzi era netto il fallo di mani di Pasqual in area, niente rigore (62’). Il Napoli insisteva profittando del calo dell’avversario. E Aronica andava al tiro due volte (63’ e 67’). Se doveva tirare un terzino, voleva dire che gli attaccanti del Napoli latitavano. Si spegneva Lavezzi, vagava inutilmente sul fronte offensivo Cavani, Hamsik si faceva sempre chiudere, Inler non aveva mai il tocco geniale. Rimaneva Zuniga a cercare di scardinare la difesa toscana, ma aveva scarsa collaborazione.

Il Napoli attaccava tutto a destra con Zuniga, con Hamsik, con Campagnaro che veniva avanti. Pandev sostituiva Dossena (72’). Tentava qualche allungo, ma perdeva la palla. Ne dava però una buona a Cavani non sfruttata dal Matador (85’). Mihajlovic cercava di vivacizzare l’attacco fiorentino con Romulo (68’ per Vargas, annullato da Campagnaro). Poi faceva rifiatare Munari, dopo il suo gran lavoro difensivo, sostituendolo con Kharja (75’). Mazzarri richiamava Lavezzi (81’ Santana) e il Pocho non la prendeva bene. Non era stato dei peggiori.

Negli ultimi minuti con le iniziative di Romulo e l’ingresso di Lazzari (86’ per Montolivo) la Fiorentina si riaffacciava nella metà campo del Napoli, ma non era più pericolosa. Il match si avviava verso la fine senza lampi azzurri. Sull’ultima grande azione di Zuniga, che sfuggiva a due avversari, Cavani si faceva chiudere in area (91’).

Napoli a capo chino contro un grande avversario. Avere “risparmiato” i tenori a Verona non è servito a niente. E martedì arriva il Villarreal al San Paolo per il secondo turno di Champions. Pepito Rossi minaccia sfracelli. Il Napoli deve ritrovare Cavani, Hamsik e un Inler più convinto. E sperare nei tric-trac di Lavezzi.

Mimmo Carratelli

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