ilNapolista

Mercato, Napoli a spron battuto stagione deludente

Ci risiamo. Parte il calciomercato, e con questo l’ansia spasmodica di avere nomi, colpi, bomber e campioni. Molti,uno al giorno, i più forti, i più quotati.
Ma l’andamento preso dal Napoli è chiarificatorio e denota quale sarà il ritmo in fatto di mercato: lento, ponderato, privo di frenesia. Inler e Matavz fanno i furbi, provano a innescare aste al rialzo? “State bene dove state, cercheremo altrove”.
Per questo, cari napolisti che già vi agitate, siate sereni, non abbiate fretta. Anche perché, pur entrando nel mondo dell’opinabile, vi dico: è giusto così.
Ragioniamoci un attimo: da 10 anni a questa parte, quali sono i calciomercato del Napoli svoltisi a spron battuto? Io ne ricordo due: quello dell’estate 2003 e quello dell’estate 2009. Fate caso, non è un particolare di poco conto, vuol dire che stiamo parlando di sessioni successive a stagioni deludenti. Nel primo caso si veniva dall’annata Colomba-Scoglio-Colomba: gli acquisti furono 14, nomi dello spessore di Zanini, Bernini, Olive, Tosto, Savoldi, Vieri jr, Portanova etc. etc. Nel secondo, lo ricorderete bene, si era appena (tragicamente) chiuso il ciclo Reja: il giorno dopo la fine del campionato fu ufficializzato l’acquisto di Quagliarella, poi vennero Zuniga, Cigarini, Campagnaro e De Sanctis.
D’altro canto, oggidì chi è che si sta dando più da fare sul mercato? La Juventus, che ha preso Pirlo (a 4 milioni di euro a stagione), sta per chiudere Pazienza (1,1 milioni all’anno) e Ziegler, tratta Inler e Sanchez, millanta colpi del calibro di Aguero e Tevez. Mentre la Vecchia Signora non bada a spese, vi risulta che il Milan abbia già chiuso qualcosa? E il Barça? No, chiaramente no. Per il semplice motivo che chi viene da una stagione felice deve puntellare la rosa che già ha: allora può intavolare lunghe trattative, pensare ai particolari, arrivare al risultato con calma, consci che tra le decine di migliaia di calciatori professionisti in circolazione nel mondo, mentre gli insostituibili si contano sulle dita di una mano, di ottimi se ne trovano in maniera più semplice.
I blaugrana vogliono Thiago Silva: forse lo prendono, forse no, ma non hanno bisogno di strapparsi i capelli. La Juve, piuttosto, che viene da due annate disastrose e deve vedersela con la iraconda disillusione del pubblico, pur di prendere subito qualcuno per accontentare le curve deve spendere senza badare ai conti.” E allora Inler – che nel suo ruolo certo non è il primo al mondo – ci dica quanto vuole, per noi fa lo stesso, basta che viene”.
In conclusione, potrà non piacere, ma credo sia comprensibile. Il Napoli ha bisogno di rivedere la rosa, lo sanno tutti, dalla dirigenza all’allenatore. Ma ha tre mesi per farlo. Non ha bisogno di mettersi in competizione con chi, per riscatto e visibilità, deve spendere oltre il ragionevole costo per chiudere subito i primi acquisti.
Roberto Procaccini

ilnapolista © riproduzione riservata