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Il fisco aiuta la Ligue 1: abbattuta l’aliquota dei diritti d’immagine (dal 45% al 17%)

Una nuova regolamentazione: Neymar e soci potranno incassare di più, un modo per rendere più competitivo il campionato francese.

L’articolo di Repubblica

Qualche giorno fa abbiamo scritto di come le nuove disposizioni fiscali italiane abbiano attirato (Ronaldo) e possano attirare (Modric) tanti campioni stranieri prima inaccessibili alla Serie A. Ebbene, ora anche la Francia e la Ligue 1 paiono pronte ad allinearsi a questa nuova frontiera delle “aliquote basse”. Secondo quanto riportato da Repubblica, la Francia «vuole rafforzare la Ligue 1 nella hit parade del calcio continentale».

Attraverso un nuovo modello di tassazione per i diritti d’immagine: «L’aliquota su guadagni derivanti dallo sfruttamento pubblicitario di nome, foto e voci degli sportivi sarà abbassata dal 45% al 17%». Un colpo di mercato in piena regola, che per quanto riguarda i calciatori avrà un solo paletto supplementare: «La componente salariale a tassazione low-cost non potrà superare il 33% dello stipendio complessivo. Un bel regalo a chi – come Neymar – incassa ogni anno qualcosa come 45 milioni di salario base più una ventina da sponsor vari».

Secondo alcuni studi di PriceWaterhouseCoopers, fino a ieri la Francia era il paese più “caro” dal punto di vista fiscale. Questa la proporzione: «Ad un club di Ligue 1, uno stipendio da 1 milione costava in realtà 2,7 milioni lordi». Ora, una regolamentazione più soft per quanto riguarda i diritti d’immagine può fare gola a molti. Basta pensare al caso di Cristiano Ronaldo, costretto a pagare 18,8 milioni di multa al fisco spagnolo per introiti (evasi) di questo tipo. Vediamo se basterà per portare il campionato francese al livello della sua nazionale. Che è campione del mondo, ma soprattutto ha giocato tre finali Mondiali e due europee negli ultimi vent’anni.

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