Perdere così fa rabbia, ma Mazzarri ha fatto bene

E alla fine sono andato in freva, lo sapevo. Non ci ho mai tenuto a questa Coppa, però uscire così proprio non mi piace. Mi ero augurato di non andare ai supplementari perché alla sfida di Milano ci tengo. Ma essere eliminati in questo modo fa rabbia. Finire sotto di un gol dopo un primo […]

E alla fine sono andato in freva, lo sapevo. Non ci ho mai tenuto a questa Coppa, però uscire così proprio non mi piace. Mi ero augurato di non andare ai supplementari perché alla sfida di Milano ci tengo. Ma essere eliminati in questo modo fa rabbia. Finire sotto di un gol dopo un primo tempo praticamente dominato non è da grande squadra. Quest’anno di rado ci è capitato di perdere una partita che avremmo meritato finisse in altro modo. E guarda caso è successo sempre in appuntamenti importanti: con l’Inter in Coppa Italia, col Milan all’andata in campionato e ieri sera. Le altre sconfitte sono state tutte meritate sul campo: le due col Chievo, quella coi nerazzurri a San Siro, con l’Udinese, la Lazio. Resta Liverpool, dove pagammo l’inesperienza.
E il punto è questo. Il Napoli ieri ha giocato da squadra sicura dei propri mezzi. Al punto da far apparire il Villarreal poca roba, soprattutto nel primo tempo. Se Lavezzi non avesse quel problema che ha, di non saper calciare quando è solo davanti alla porta (aspetto non trascurabile per questo gioco), adesso staremmo parlando di un’impresa da ricordare anche per il calcio italiano che è messo veramente male. Il Napoli non è stato sopraffatto sul piano del gioco, bensì sulla capacità di sfruttare le occasioni. E questo si accumula con l’esperienza, facendo dimestichezza con partite di alto livello.
So che Carratelli la pensa diversamente, ma secondo me Mazzarri ha gestito benissimo il turn-over. Cavani era stanco e non possiamo dimenticare che il campionato è ancora lungo. Non possiamo vincere lo scudetto? Sarà, però siamo là, lo dicono i numeri, non crederci sarebbe da folli. Forse ha pesato di più l’assenza di Cannavaro, considerando le due distrazioni in difesa, ma pure qui vale lo stesso discorso: anche i panchinari devono fare esperienza.
A questo punto della stagione, senza più Europa League e Coppa Italia (ah, quanto c’è lo zampino di Lavezzi in entrambe le eliminazioni), non resta che dedicarci al campionato. Forse ha ragione Maurizio de Giovanni, meglio giocare una volta a settimana. Lo ha detto anche Gianluca Abate ieri sera alla cena napolista (a proposito, grazie Antonio Patierno per la magnifica serata), però dopo aver perso così ci ho dovuto dormire su per dar loro ragione. E ancora non ne sono convinto, pur non avendo mai amato l’Europa League.
Massimiliano Gallo

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