Conte: «Mi hanno insegnato che quando c’è qualcosa che non va, non bisogna girarsi dall’altra parte»

A Sky: «Ho un rapporto molto forte e onesto con i miei calciatori. Dovevo cambiare perché ci è piovuta la tegola Anguissa e siamo rimasti con tre centrocampisti»

Conte

Dc Napoli 22/11/2025 - campionato di calcio Serie A / Napoli-Atalanta / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Al termine della sfida contro l’Atalanta, vinta per 3-1, l’allenatore del Napoli, Antonio Conte ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky

Conte a Sky

Comincia rispondendo a Quagliarella che dice che il primo gol lo avrà reso molto soddisfatto.

«Quagliarella conosce alcune situazioni di gioco, le riconosce ancora nonostante sia opinionista e non più calciatore. Il vero problema è che l’ultima tegola che ci è caduta addosso, quella di Anguissa, mi ha portato a fare riflessioni ma proprio a livello oggettivo perché a centrocampo siamo rimasti veramente in pochi. Elmas è più un jolly, non è proprio un centrocampista anche se con noi sta facendo tutto e anche molto bene. Sono rimasti Lobotka, McTominaye poi un ragazzo di grande prospetto come Vergara che è un centrocampista molto offensivo quasi un trequartista».

Si può essere soddisfatti alla fine di questa serata?

«Siamo soddisfatti per la vittoria, per come è stata ottenuta, Primo tempo in cui abbiamo portati ritmi molto alti, ma anche nella ripresa abbiamo provato a fare pressione alta. È inevitabile che la squadra che sta perdendo si riversi nell’area avversaria. Potevamo fare meglio nella gestione della palla ma ci sta. L’Atalanta a Marsiglia ha fatto una partita strepitosa facendo benissimo su un campo molto difficile. Stasera al Maradona c’era  grande energia, grande elettricità.

C’è stato l’abbraccio con Di Lorenzo, la difesa di Hojlund quando ha sbagliato uno stop. Bella reazione dopo Bologna.

«Questi sono aspetti di cui ci si preoccupa più chi è che all’esterno e non conosce il rapporto che ho con i calciatori, è un rapporto molto intenso, molto forte. Noi proviamo sempre a darci la verità, io sono molto vero, non ho maschere sono come vedete, a tanti non piace. A me hanno sempre insegnato che l’onestà è anche intervenire quando si vedono delle cose, l’onestà di non girarti dall’altra parte. Poi ognuno fa le considerazioni e poi c’è chi fa le considerazioni su quello che uno dice. I media fanno il loro lavoro».

Quindi niente più vacanze?

«Martedì c’è il Qarabag che è la rivelazione della Champions».

 

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