Palladino: «La mia Atalanta sarà grintosa. A Napoli voglio vedere consapevolezza nei nostri mezzi»
Oggi presentazione ufficiale: «Ho telefonato a tutti i calciatori che erano in Nazionale, Lookman si è presentato bene: valuterò il suo rendimento negli allenamenti».

Db Milano 15/04/2023 - campionato di calcio serie A / Inter-Monza / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Raffaele Palladino
Raffaele Palladino è il nuovo allenatore dell’Atalanta, subentrato a Juric. Presentato oggi in conferenza stampa, esordirà sabato al Maradona contro il Napoli. Queste le sue parole:
«Sono molto felice di essere qui all’Atalanta: in una grande società e mi sento di dire che io e insieme al mio staff faremo di tutto per portarla in alto. Voglio ringraziare la famiglia Percassi, Pagliuca e D’Amico per la grande opportunità».
Le parole di Palladino
Com’è stata la prima impressione?
«Ho puntato molto sull’intensità e sul Dna dell’Atalanta. Ho cercato di far emergere quell’identità fatta di impegno e grinta, che da sempre contraddistingue il club. Abbiamo poco tempo, ma bisogna ottenere il massimo: sono felice di aver trovato un gruppo con grandi qualità tecniche e umane.»
Quanto si sente cresciuto Palladino dopo l’addio alla Fiorentina?
«In questi mesi ho avuto modo di studiare e migliorarmi. Ho ricevuto diverse chiamate, ma ho atteso l’Atalanta: ci ho messo poco a dire di sì, perché condividiamo gli stessi obiettivi. Vogliamo riportare la Dea a competere ad alti livelli ovunque.»
Che tipo di Atalanta vedremo, considerando la sua esperienza con Gasperini?
«Prima di tutto ci tengo a salutare Ivan Juric, con cui ho un ottimo rapporto fin dai tempi da calciatore. Ho visto un buon lavoro fisico già svolto, ma naturalmente ho le mie idee. Il principio fondamentale della società è lottare su ogni pallone: voglio una squadra combattiva. Mi tranquillizza il fatto che c’è un gruppo sano e forte. L’Atalanta non merita la posizione attuale in classifica, dobbiamo risalire.»
Cosa si aspetta dai giocatori a livello emotivo?
«Ho cercato di conoscere i ragazzi nella prima settimana: il tempo è poco, ma bisogna ottenere il massimo. I Nazionali sono rientrati, quindi il gruppo si sta completando. Questa Atalanta deve lottare in tutte le competizioni: tutti avranno il loro spazio, ogni giorno rappresenta una prova per i ragazzi.»
Che sensazioni ha avuto con la squadra sul piano umano?
«Cerco di instaurare un buon rapporto con i giocatori. Sono orgoglioso del gruppo che ho trovato, e questi aspetti aiutano molto a creare entusiasmo. Abbiamo iniziato a trasmettere i primi concetti e principi. Ho notato tanta partecipazione e reattività: mi piace spingere la squadra e vedo che risponde bene.»
Come immagina l’Atalanta sotto la sua guida?
«Non sono integralista, ma aperto a valutare ogni dettaglio. Voglio dare all’Atalanta il giusto “vestito”, mettendo sempre la grinta al primo posto. Credo che il 3-4-2-1 sia adatto: la squadra conosce bene il sistema e ha le caratteristiche giuste. Ora dobbiamo solo migliorare e lavorare.»
Quanto può essere importante un giocatore come Lookman?
«Assolutamente fondamentale. Ho contattato tutti i Nazionali e Ademola si è presentato molto bene: deciderò il suo impiego in base a come si comporterà negli allenamenti.»
Cosa si aspetta dalla partita contro il Napoli?
«Mi aspetto una squadra che dimostri il proprio valore. Voglio vedere consapevolezza nei mezzi a disposizione, ma la nostra mentalità deve essere di giocarcela alla pari con tutti.»










