Sergio De Simone il bimbo napoletano vittima della Shoah, il corto su di lui è nella lista degli Oscar (La Stampa)
Si intitola “Storia di Sergio” il corto animato di Rosalba Vitellaro che non ha ancora trovata una casa di distribuzione. La pietra d'inciampo in via Morghen, al Vomero

Sergio De Simone il bimbo napoletano vittima della Shoah, il corto su di lui è nella lista degli Oscar (La Stampa)
La Stampa, con Francesca Paci, dedica un ampio articolo a “Storia di Sergio” il corto cinematografico sulla tragica breve vita di Sergio De Simone unico napoletano vittima della Shoah, il bambino che finì vittima delle crudeltà di Mengele. Si trova anche un bell’approfondimento su Raiplay. La Stampa non ricorda mai che Sergio era napoletano. Lo facciamo noi.
Scrive il quotidiano torinese:
L’ultima volta che Tatiana e Andra Bucci vedono il cuginetto Sergio de Simone è una mattina livida di novembre del 1944. Un medico dai modi gentili, probabilmente Josef Mengele, passa in rassegna il Kinderblock, la baracca dei bambini di Auschwitz-Birkenau dove i tre sono arrivati sette mesi prima con un treno di deportati, e chiede alle piccole cavie umane chi voglia andare a trovare la mamma. Tatiana e Andra, messe in guardia da un rigurgito di coscienza della blockova, tacciono, Sergio, con altri diciannove ignari come lui, si fa avanti. Buio. Ci vorranno trent’anni prima che il giornalista tedesco Gunther Schwarberg, con l’aiuto della moglie Barbara Husing, rimetta insieme i pezzi e sveli il resto della storia, il trasferimento nel campo di concentramento di Neuengamme, il corpo minuto sottoposto a duri esperimenti per testare il vaccino della tubercolosi, l’esecuzione frettolosa nei sotterranei della scuola amburghese Bullenhuser Damm nella primavera del 1945, a nazismo abbondantemente sconfitto.
Prosegue il quotidiano:
Storia di Sergio, il nuovo corto animato di Rosalba Vitellaro tratto dall’omonimo romanzo scritto a sei mani da Alessandra Viola e le due sorelle (Rizzoli 2020): Tatiana e Andra parlano e poi si fermano, cedendo il passo a questo piccolo film prodotto da Larcadarte con un crowdfunding pubblico e il sostegno dell’Ambasciata tedesca in Italia, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, il Centro Padre Nostro di Palermo, ma ancora in attesa dell’interesse di una piattaforma o un distributore.
Una carrellata di emozioni che è arrivata fino a Los Angeles, dove il corto è stato candidato agli Oscar 2026 nella categoria «Animated Short Film» e verrà votato per la shortlist entro il 16 dicembre.
Aggiungiamo noi che quasi cinque anni fa, in occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) del 2021, in ricordo del piccolo Sergio De Simone, in via Morghen, al Vomero, fu apposta una pietra d’inciampo all’esterno della casa in cui abitava con la famiglia. Ricorda l’Ansa che “il piccolo Sergio, arrestato a Fiume nel 1937, fu deportato ad Auschwitz il 4 aprile 1944 e, dopo aver subito esperimenti ‘medici’, fu ucciso ad Amburgo il 20 aprile 1945”.











