Ronaldo non è più abbastanza bravo da guidare la Nazionale portoghese, ma chi avrà il coraggio di dirglielo? (Times)
Da tempo Ronaldo non è più il grande Cristiano e la sua presenza impoverisce il Portogallo

Portugal's forward #07 Cristiano Ronaldo reacts after missing a penalty kick during the UEFA Euro 2024 round of 16 football match between Portugal and Slovenia at the Frankfurt Arena in Frankfurt am Main on July 1, 2024. (Photo by PATRICIA DE MELO MOREIRA / AFP)
Cristiano Ronaldo vive una delle sue serate più controverse con il Portogallo: espulso per la prima volta in 226 presenze, criticato in patria e sempre più lontano dal livello che lo aveva reso un’icona mondiale. A Dublino va in scena una partita che diventa un simbolo del suo declino e della crescente difficoltà nel guidare ancora la nazionale. Ne parla il Times.
Ronaldo non è più in grado di guidare la Nazionale: l’analisi
Ecco cosa scrive il Times:
“Durante l’intervallo pubblicitario di Inghilterra-Serbia ho cambiato canale su Dublino, aspettandomi un 1-0 per il Portogallo, rigore di Cristiano Ronaldo. Invece era 2-0 per l’Irlanda, entrambi i gol di Troy Parrott. L’Irlanda ha difeso con ammirevole disciplina, sapendo che un gol del Portogallo avrebbe cambiato tutto. La verità è che il Portogallo ha avuto poche occasioni e Caoimhin Kelleher non ha avuto una serata particolarmente impegnativa. Quanto allo spettacolo, c’è stata l’espulsione di Ronaldo. Come teatro, roba da Broadway. Vale la pena spiegare il retroscena della lunga camminata di Ronaldo fuori dal campo: i tre minuti che vanno dalla gomitata nella schiena di Dara O’Shea al rosso sono stati il climax perfetto di una partita drammatica.”
“Prima di Dublino, Ronaldo aveva giocato 225 volte per il Portogallo e non era mai stato espulso. Era il capitano da 17 anni. A questo punto, immagineresti che conosca le regole del gioco. Questa era la terza partita di qualificazione al Mondiale 2026 giocata dall’Irlanda a Dublino, e nelle due precedenti un avversario era stato espulso. Roland Sallai dell’Ungheria e Tigran Barseghyan dell’Armenia avevano perso la testa cercando vendetta; cartellini rossi che probabilmente hanno influito sul risultato di entrambe le gare. Roberto Martínez, il c.t. del Portogallo, lo sapeva sicuramente, così come il suo capitano.”
Il riassunto della vicenda
“Alla vigilia, al c.t. irlandese Heimir Hallgrimsson era stato chiesto se ritenesse che Ronaldo avesse influenzato l’arbitro quando le due squadre si erano affrontate a Lisbona il mese precedente. Un’occasione che Hallgrimsson non si è lasciato sfuggire.”
«In Portogallo non controllava solo l’arbitro, controllava tutto lo stadio, tutti i tifosi sostenevano le sue azioni», ha detto. «L’arbitro ha semplicemente assecondato. Spero che stavolta, all’Aviva, sia il contrario. Ovviamente, un giocatore non dovrebbe arbitrare. Tocca agli ufficiali.»
“Nella conferenza pre-partita, Ronaldo ha provato a essere affabile. Ha detto di apprezzare molto i tifosi irlandesi e il loro modo di sostenere la nazionale. «È meraviglioso. È un piacere giocare qui. Spero solo che non mi fischino troppo. Giuro che cercherò di essere un bravo ragazzo.» Quanto alle critiche di Hallgrimsson, Ronaldo è parso perplesso.”
L’espulsione
“Al 58’, con il Portogallo in difficoltà nel creare pericoli, Renato Veiga sta per crossare da sinistra. In area, O’Shea tira la maglia di Ronaldo, che risponde con una gomitata nella sua schiena. Una sensazione dolce, immagino, per il difensore.”
“Ovviamente cade, perché sa che potrebbe essere un fallo da espulsione. L’arbitro Glenn Nyberg ammonisce Ronaldo, ma il Var lo invita a rivedere l’azione al monitor. In quell’istante, la serata di Ronaldo è finita. Ora rischia di essere squalificato per le prime due partite del Portogallo al Mondiale, oltre a saltare la gara di domenica contro l’Armenia a Porto. In un primo momento Ronaldo si è indignato per il giallo, facendo capire che pensava che O’Shea stesse esagerando, dimenticando che aveva promesso di essere “un bravo ragazzo”. Mentre usciva, ha individuato Hallgrimsson accusandolo di aver orchestrato il rosso. La risposta del tecnico non è stata esattamente timida.”
La caduta di Ronaldo
“Riguardando il primo tempo, colpiva quanto fosse diventato statico. Ho provato a capire la distanza percorsa, le corse ad alta intensità, gli scatti, e mi sono chiesto se stesse cercando di risparmiare la batteria del Gps. Da tempo Ronaldo non è più il grande Cristiano. Ha segnato molti gol alla Juventus e poi nel suo secondo periodo al Manchester United, ma la sua presenza ha impoverito quelle squadre, come ora impoverisce il Portogallo. Il gegenpressing è una componente essenziale del calcio moderno. Con Ronaldo, non è un’opzione. Avrà notato che le critiche più dure dopo Dublino sono arrivate proprio dal suo Paese.”
«Ronaldo ha sbagliato. Il minimo sarebbe scusarsi, ma ciò che dovrebbe davvero fare è vergognarsi», ha scritto A Bola.
Quando si tratta di scegliere, ho sempre preferito Ovett a Coe e, naturalmente, Messi a Ronaldo. Abbiamo tutti i nostri preferiti. Ronaldo non mi ha conquistato quando, in una recente intervista, ha detto a Piers Morgan che gli piacerebbe sedersi con il presidente Trump a “parlare di pace nel mondo”. Ma mi ha fatto ridere la risposta serissima che ha dato quando Morgan si è congratulato per essere diventato ufficialmente il primo calciatore miliardario: «I numeri non mentono, Piers», ha detto con umiltà.
Un paragone storico
Poi il miliardario va a Dublino e si comporta da imbecille. La verità, a Dublino, è che non è più abbastanza bravo per guidare la nazionale portoghese. Giovedì ricorrerà il 50º anniversario della morte del generale Francisco Franco. Si racconta — forse è una leggenda — che il Consiglio dei ministri spagnolo fosse riunito quando il generale morì. Un funzionario entrò nella stanza e sussurrò la brutta notizia al primo ministro, che si voltò verso il ministro degli Esteri per riferirgliela. «Franco è morto», disse.
Così la voce passò da ministro a ministro fino a tornare al primo ministro, che la sentiva per la seconda volta. «Sì», disse, «lo so. Ma chi glielo dice?»
Per il Portogallo, ora, la domanda è la stessa.
Chi glielo dirà?











