El Paìs elogia il metodo italiano nel tennis: non solo Sinner, anche a livello organizzativo
L'effetto Sinner è frutto di un metodo che parte da lontano riconosciutoci anche in Spagna. La crescita del movimento è nei numeri e nei risultati

Italy's Jannik Sinner lifts the trophy after winning the final against USA's Taylor Fritz at the ATP Finals tennis tournament in Turin on November 17, 2024. (Photo by Marco BERTORELLO / AFP)
Tutti pazzi per le Atp Finals a Torino. Impianto sold out, campioni e Jannik Sinner a trascinare il tifo. Ma come è nato questo successo nel tennis? Se lo è chiesto El Paìs
Prima di Sinner l’Italia parlava solo di Panatta e Pietrangeli
Il paese aveva la tradizione, ma mancava il successo. Gli italiani citavano a memoria nomi come Adriano Panatta (Roland Garros e Coppa Davis 1976) e Nicola Pietrangeli (1959 e 1960), due simboli, ma parlando di tennis lo facevano con una certa timidezza. Loro, appassionati e già vincitori nel calcio e in altre discipline sportive, avevano bisogno di un campione vero anche sui campi da tennis. Così hanno fatto affidamento sulla specialità nazionale: il metodo. Come le perfette macchine da caffè che brillano in ogni caffetteria della città, il sistema ha funzionato e alla fine ha prodotto risultati concreti. Prima segnali, poi realtà. È arrivato Sinner, e con lui è cresciuta la febbre per il tennis.
L’ambizione della Federazione Tennis: un quinto Slam
«Perché i Grand Slam possono essere solo quattro?», aveva lanciato a maggio il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel (Fitp), Angelo Binaghi. Tanta è l’ambizione e l’euforia, come confermano i numeri: secondo un rapporto Fitp del 2024, gli appassionati di tennis in Italia sono oggi 16,9 milioni, mentre a praticare il gioco a livello amatoriale sono in cinque milioni, praticamente il doppio rispetto al 2016; i giocatori federati sono passati da 404.000 nel 2019 a oltre un milione, generando quasi 47.000 posti di lavoro e circa 2.500 scuole di formazione; anche il calendario dei tornei si è ampliato notevolmente.
El Paìs ricorda che anche il presidente dell’Atp è italiano: Andrea Gaudenzi e i recenti successi in Coppa Davis (2023 e 2024) e Billie Jean King Cup (2024 e 2025).
Il tennis secondo sport più seguito in Italia
L’effetto Sinner, nuovo iconico punto di riferimento, ha avuto un impatto così potente che il tennis (39%) è diventato il secondo sport più seguito in Italia, davanti alla Formula 1 (38%), volley (31%), atletica (31%), nuoto (29%), motociclismo (29%) e ciclismo (26%).
Alle spalle di Sinner sta crescendo un’interessante generazione di giocatori (Flavio Cobolli, Luciano Darderi, Matteo Arnaldi e Luca Nardi).
Il suo successo ha catapultato l’Italia da paese spettatore a grande potenza sportiva, ammirata come esempio. La base è solida, il futuro luminoso. La nazione mostra maestri tenaci, dinamici e intelligenti, e oggi esibisce le sue due migliori creazioni: Sinner e Musetti. Quest’ultimo, tecnicamente raffinato, è arrivato al torneo ripescato all’ultimo minuto dopo la rinuncia di Novak Djokovic e ha ancora chance di qualificarsi, ma dovrà battere Alcaraz e fare i conti con le combinazioni dei risultati.











