Pamela Malvina Noutcho Sawa l’infermiera bolognese campionessa mondiale di pugilato: «dedicato a chi non riesce a vivere con dignità»

L'infermiera-pugile della Bolognina Boxe è la nuova campionessa mondiale Ibo dei pesi leggeri. La storia raccontata da Repubblica

Pamela Malvina Noutcho Sawa

Pamela Malvina Noutcho Sawa, l’infermiera è  diventata campionessa del mondo di pugilato categoria pesi leggeri. Dal Camerun al Paladozza, la storia di una vita in guardia: dieci match, dieci vittorie e un titolo mondiale Ibo conquistato a Bologna dopo una battaglia di orgoglio e di cuore. La storia raccontata da Repubblica.

Pamela Malvina Noutcho Sawa ha chiuso il primo cerchio della sua carriera

Pamela Malvina Noutcho Sawa ce l’ha fatta. Ha chiuso il primo cerchio della sua carriera (10 match, tutti vinti) conquistando il titolo mondiale dei pesi leggeri nella versione Ibo dopo una battaglia contro l’argentina Karen Carabajal. Sul ring del Paladozza di Bologna, la storia dell’infermiera dell’Ospedale Maggiore – arrivata in Italia dal Camerun quando aveva 8 anni e protagonista di una lunga maratona durata 20 per ottenere la cittadinanza – si è arricchita di un nuovo capitolo straordinario.

La Ibo non è una delle quattro sigle che governano il pugilato mondiale – quelle sono Wba, Wbc, Ibf e Wbo – ma rappresenta il passaporto ideale per chi sogna di entrare nell’élite. E Pamela quel sogno l’ha accarezzato fin dal primo gong, spinta da una determinazione feroce che nel quartiere bolognese della Bolognina è diventata leggenda.

La Burbuja (la Bolla, come si fa chiamare l’argentina) si è confermata avversaria tostissima: un curriculum di 25 vittorie e solo due sconfitte, entrambe in match mondiali, una delle quali contro l’inarrivabile Katie Taylor. Sul quadrato, lo scontro è stato intensissimo, a tratti anche brutale, e si è deciso ai punti con verdetto non unanime: due giudici hanno visto la vittoria di Pamela con i punteggi 97-92 e 95-94, il terzo ha ribaltato quest’ultimo punteggio a favore della 35enne di Buenos Aires.

Il match, il conteggio e la vittoria

È stata una sfida di equilibri. La bolognese ha sfoderato la sua boxe aggressiva, da fighter pura (da ragazzina non a caso la chiamavano Tyson), l’argentina si è fatta preferire dal punto di vista stilistico piazzando i colpi più pesanti. Un duello di nervi e di ritmo, in cui ogni scambio poteva cambiare la storia. Al settimo round, quando una serie di colpi ha mandato al tappeto Noutcho, che ha subito un conteggio.

È stato il momento della paura, ma anche della svolta. Pamela si è rialzata con l’orgoglio di chi ha combattuto tutta la vita per arrivare lì. Ha resistito, ha colpito, ha ribaltato. Carabajal dopo uno scambio ha riportato un gonfiore impressionante sotto l’occhio destro, ma il medico ha dato l’ok per continuare. Le ultime due riprese sono state una danza disperata di coraggio.

“Dedico questa vittoria a tutte le persone che non riescono a vivere con dignità, in particolare a chi sta subendo gli effetti della guerra e della crisi economica, dalla Palestina al Sudan, all’Ucraina e a tutti i conflitti che in questo momento stanno infiammando il pianeta… Ho paura di svegliarmi domani mattina e rendermi conto di essermi sognata tutto.”

Correlate