Conte individua nemici e problemi ovunque, perfino nella sontuosa campagna acquisti
POSTA NAPOLISTA - Nel calcio non solo il risultato è importante, anche le emozioni. E il gioco del Napoli è sterile e ripetitivo

Mg Napoli 23/05/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Cagliari / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis-Antonio Conte
Buongiorno direttore, da tifoso leggo sempre con piacere il vostro giornale, in quanto riesce a fare analisi sul Napoli non prettamente calcistiche ma di più ampio respiro. Ciò posto, vedendo gli avvenimenti delle ultime settimane e le dichiarazioni di Conte, vorrei condividere alcune considerazioni.
Il Napoli, tra l’anno scorso e quest’anno ha fatto una campagna acquisti tra le più importanti in Europa: trecento e passa milioni di euro per essere tra le protagoniste del calcio europeo. L’anno scorso è riuscita a vincere lo scudetto (con una buona dose di fortuna, grazie a San Pedro) e quest’anno,con nove acquisti avrebbe dovuto brillare anche in Champions, ma purtroppo così non è.
L’allenatore Conte, immerso nel suo personaggio un po’ guerriero un po’ Masaniello, individua nemici e problemi ovunque, perfino nella sontuosa campagna acquisti (è l’unico allenatore che si lamenta che il presidente gli ha comprato troppi giocatori, sic!), ma non ammette mai i propri errori.
Un gioco sterile e ripetitivo, incapace di creare una qualsiasi giocata che possa ripagare il non economico biglietto allo stadio, i troppi infortuni (anche quelli non sono colpa sua, ma dello staff che non li sa gestire. Come se lui non fosse il responsabile dello staff), l’utilizzo ossessivo degli stessi giocatori (come detto 9 acquisti e 180 milioni di campagna acquisti non possono mica bastare a modellare la squadra in altro modo), hanno portato a risultati non entusiasmanti in campo europeo.
Potrebbe interessare: Per due volte Conte fa riferimento alla necessità di crescita dello staff medico e fisioterapico del Napoli. È un caso?
Certo il nostro condottiero ci richiama all’ordine e dice di non lamentarci in quanto siamo primi in classifica. Per carità, tutto vero ma questo primato con quale gioco è arrivato, dopo quali partite? Ad eccezione della partita con l’Inter, risolta da due episodi frutto del nervosismo presente in campo), le partite del Napoli sono inguardabili.
Ieri sera, vedendo il Napoli contro i tedeschi, mi è venuta in mente la stessa partita di due anni fa con Spalletti. Fu un’apoteosi di emozioni ed azioni bellissime, che riempirono gli occhi ed il cuore di milioni di tifosi napoletani. Spesso le emozioni, valgono più di una vittoria di corto muso. A volte le emozioni rendono vivi e non appiattiscono la vita al solo risultato, qualunque esso sia. So che nel calcio chi vince ha sempre ragione, ma a volte la ragione dovrebbe ammettere che non sempre è bella da vedere.











