Teotino: «Stiamo cancellando la figura dell’arbitro di campo. Tutti vedono tutto, tranne lui»
A Sky Sport: «Le immagini le guardano al centro Var, chi sta in panchina, i tifosi. Tutti tranne lui, è l'unico che non decide niente»

A Sky Sport si discute dell’episodio di Napoli-Inter che più di tutti sta facendo discutere, il rigore concesso da Mariani su Di Lorenzo.
Alessandro Bonan lancia l’argomento sottolineando come l’arbitro abbia assegnato il rigore senza averlo visto né in diretta né dopo in tv. E Gianfranco Teotino commenta:
«Questa è la cosa più incredibile di questa vicenda, secondo me è più grave del fatto che fosse o non fosse rigore. Il punto è che stiamo cancellando la figura dell’arbitro di campo, oramai tutte le decisioni vengono prese in cabina di regia. Tra l’altro lontani dal campo, da gente che non sa neanche se lì fa caldo o freddo, se il terreno è in buone condizioni, se c’è vento. Non sono allo stadio»
Poi Teotino conclude:
«Tutte le partite oramai si fermano per due, tre minuti perché in questa cabina di regia stanno vedendo tutte le cose, in campo, in panchina gli allenatori e i giocatori sui loro tablet stanno rivedendo queste cose, sulle tribune i tifosi stanno rivedendo quelle azioni sui loro telefonini, noi che stiamo rivedendo la televisione la rivediamo in televisione. L’unico che non vede e non può decidere è l’arbitro: è l’unico che non decide niente»
Era il 30 ottobre 2019. Si giocò Napoli-Atalanta. Partita dominata dagli azzurri allora allenati da Carlo Ancelotti. Una sciagurata direzione di gara contribuì al risultato finale: 2-2. Ancelotti venne espulso per proteste dopo un clamoroso rigore negato per fallo su Llorente. L’arbitro era Giacomelli, soprattutto al Var c’era Banti.
In conferenza stampa, Ancelotti tornò sul Var e disse chiaro e tondo:
«È un episodio semplice, non è complicato. È stato un abbaglio, ed è stata una decisione presa al Var non dall’arbitro. Ha arbitrato Banti e non Giacomelli. Questo è il problema». E ancora: «Siamo in presenza di una svista clamorosa. Un conto è che sbaglia l’arbitro, qua c’è il Var che controlla tutto. C’era l’espulsione di Pasalic su Callejon. O ci spiegano come funziona il Var, o ci dicono che arbitra il Var o ci dicono togliamo il Var. Se questo è l’utilizzo del Var, sono preoccupato. Non è un supporto per l’arbitro, è l’arbitro. Mi sento attaccato persona, è la seconda volta che vengo espulso, non mi era accaduto molte volte. Stasera il quarto uomo era Doveri che già mi aveva espulso a Milano».











