Napoli-Inter: in 50mila ma il tutto esaurito non c’è. I prezzi sono alti (Gazzetta)
Ancora disponibili i biglietti per la tribuna Posillipo Premium, a 215 euro, poi la Posillipo a 185 e la tribuna Nisida a 140. Presenti gli Inter Club non lombardi

Db Napoli 01/03/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Scott McTominay-Yann Bisseck
Napoli-Inter: in 50mila ma il tutto esaurito non c’è. I prezzi sono alti (Gazzetta)
Saranno in tanti stasera alle 18 allo stadio Maradona per Napoli-Inter. Ma non c’è il tutto esaurito, secondo la Gazzetta perché i prezzi sono alti.
Scrive il quotidiano milanese:
L’effetto Maradona. Per spingere il Napoli oltre i propri limiti in un momento di difficoltà oggettiva. Almeno in trasferta, sia chiaro. Perché a Fuorigrotta la squadra di Conte viaggia a vele spiegate: quattro vittorie su altrettanti incontri tra campionato e Champions. E allora è qui che i campioni d’Italia devono costruire la ripartenza e l’Inter sembra davvero la grande occasione per allontanare una possibile minicrisi di risultati. Le scorie di Eindhoven, insomma, vanno cancellate subito e il fortino azzurro è pronto a fare come sempre il suo lavoro. Saranno ancora intorno ai 50 mila, ma al momento non c’è ancora il sold out a causa dei prezzi ingenti: ancora disponibili, infatti, ci sono biglietti per la tribuna Posillipo Premium, a 215 euro, poi la Posillipo a 185 e la tribuna Nisida a 140. Anche l’Inter avrà diversi club di tifosi al seguito, non però quelli residenti in Lombardia, a cui la trasferta è stata vietata su per decisione del Prefetto Michele Di Bari.
Buongiorno: «Napoli-Inter 1-1 è stata la partita della svolta, abbiamo capito di essere forti» (La Stampa) – maggio 2025
Alessandro Buongiorno intervistato da La Stampa, a firma Guglielmo Buccheri.
Ecco qualche estratto dell’intervista.
Un aneddoto napoletano?
«Mi piace raccogliere i proverbi in un quaderno: ce ne sono già moltissimi. E provo a farli miei».
Uno?
«Ero appena atterrato all’aeroporto, primo giorno in città: oltre al ritardo del volo, ecco l’inconveniente dei bagagli che non arrivano. “Cchiù nera ra mezanotte nun po’ venì”, dice una signora. Ci ho ripensato mentre lasciavo il campo per infortunio contro il Toro due settimane fa».
C’è la possibilità di rivedere Buongiorno sotto i riflettori prima della fine del campionato?
«Lavoro per la gara con il Cagliari, l’ultima al Maradona».
Un passo indietro: il sei giugno scorso va a cena per i suoi venticinque anni e incontra Antonio Conte.
«Incontro del tutto casuale, ma scatta subito qualcosa».
Casuale?
Buongiorno: «Lo so, può essere difficile crederlo. Il ct Spalletti ci dà un giorno di riposo prima degli Europei e, così, organizzo una serata in un ristorante di Torino: siamo una decina, il cameriere mi avvicina: “Ale c’è il tuo nuovo mister nell’altra sala”».
Casuale, ma il cameriere ne parla come il «suo nuovo mister…».
«Che il Napoli mi volesse non era un mistero, ma, io, era la prima volta che parlavo con Conte».
Quando avete capito di poter duellare fino all’ultimo colpo?
«Napoli-Inter, 1-1: segna Billing, pareggiamo sul finale una partita giocata alla pari, se non meglio. “Allora siamo forti”, ci siamo detti tra di noi».
Conte ti entra nella testa e ti migliora: va così?
«Va così. Io credo di essere migliorato nella gestione della palla sotto pressione, nel dialogare con i compagni, nel guadagnare metri: ma, prima, bisogna saper difendere, guai a dimenticarselo».











