Conte, riecco gli occhi della tigre (Gazzetta)

C’è intensità, c’è profondità, c’è la voglia matta di scendere in campo per provare a suturare quella ferita - i sei gol - che fa un male da soffocare senza se e pure senza ma. 

Conte Napoli

Napoli's Italian coach Antonio Conte reacts during the UEFA Champions League phase 2 football match Napoli vs Sporting Lisbon at the Diego Armando Maradona stadium in Naples on October 1, 2025. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)

La Gazzetta dello Sport ripercorre l’allenamento del Napoli di ieri a Castel Volturno. Le ultime mosse di Antonio Conte per preparare la battaglia di sabato al Maradona. Una sfida cruciale soprattutto dopo il 6-2 contro il Psv. Ed ecco che, secondo il quotidiano sportivo, si è rivisto il vero Conte, quello che forse era mancato a bordo campo martedì. Arrabbiato e pronto a guidare alla battaglia i suoi calciatori

Conte parla e il linguaggio del corpo è quello che gli appartiene dalla nascita di questa sua nuova vita d’allenatore: c’è intensità, c’è profondità, c’è la voglia matta di scendere in campo per provare a suturare quella ferita – i sei gol – che fa un male da soffocare senza se e pure senza ma. «Voglio vedervi arrabbiati». Riecco gli occhi della tigre…”

L’allenamento del Napoli

“Ore 14.30, meno due allo scontro titanico con il suo passato e con quello che può indirizzare il futuro, si riparte con tre ore indispensabili per fare spogliatoio: un giretto in sala video per capire bene cosa non abbia funzionato ad Eindhoven e poi pure come giochi l’Inter di Chivu; un pranzetto frugale in compagnia dei calciatori; una razione invariata d’allenamento, che oscilla tra i cento e i centoventi minuti, in cui dentro ci finisce chiaramente qualsiasi elemento utile, pure gli apparenti dettagli, e ancora le palle inattive, le rimesse laterali, le coperture, le preventive, la seduta tattica in lungo e in largo perché è un po’ l’ora e mezza della verità”.

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