Via alla Nba dei paperoni, Amazon paga il triplo in diritti tv e Gilgeous-Alexander guadagna quasi un milione a partita
Questa notte parte il campionato professionistico americano di basket. Il nuovo contratto dei diritti Tv passa da 24 a 76 miliardi di dollari (Equipe)

PHOENIX, ARIZONA - FEBRUARY 27: Kevin Durant #35 of the Phoenix Suns handles the ball during the first half of the NBA game at PHX Arena on February 27, 2025 in Phoenix, Arizona. NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and or using this photograph, User is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement. Christian Petersen/Getty Images/AFP (Photo by Christian Petersen / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)
La stagione Nba è pronta a partire nel segno di Amazon e dei diritti televisivi triplicati per l’Nba. Nel luglio 2024 il colosso dell’e-commerce ha acquistato una fetta sostanziosa dei diritti televisivi del campionato. La società fondata da Jeff Bezos condividerà il mercato con due giganti storici come Nbc e Disney (Espn), per un totale di 76 miliardi di dollari (65,6 miliardi di euro) nei prossimi undici anni, a partire da martedì e dall’inizio della stagione numero 80 della regular season. Ne scrive l’Equipe
Introiti triplicati per l’Nba
Il contratto precedente — 24 miliardi in nove anni — sembra già poca cosa. «È un accordo quasi senza precedenti, secondo solo alla Nfl, che ha toccato i 100 miliardi su undici anni», spiega Michael Leeds, professore di economia dello sport alla Temple University. «La Nba triplica i suoi introiti. Non ho mai visto nulla di simile: ogni anno incasserà miliardi in più». Il commissioner Adam Silver ha accolto l’intesa con entusiasmo: «I nostri partner offriranno i nostri contenuti su molteplici piattaforme e ci aiuteranno a trasformare l’esperienza dei tifosi nel prossimo decennio». Ma, al di là della retorica sui fan, i veri beneficiari di questo accordo d’oro sono i giocatori. «La metà dei ricavi televisivi va ai giocatori, l’altra ai proprietari — spiega ancora Leeds — perciò il salary cap continuerà a crescere anno dopo anno».
Ne guadagnano i giocatori
Shai Gilgeous-Alexander, Mvp della regular season e poi delle Finals con Oklahoma City, sarà tra i primi a scendere in campo sotto le telecamere targate Nbc, stanotte contro Houston. La sua estensione di contratto estiva ha battuto ogni record Nba, 285 milioni di dollari (246 milioni di euro) in quattro anni, con uno stipendio di 79,1 milioni (68,2 milioni di euro) nella sola stagione 2030-2031, vicino alla soglia simbolica del milione a partita. Devin Booker, guardia di Phoenix e due volte campione olimpico, supererà i 70 milioni annui tra il 2028 e il 2030. Kevin Durant ha appena firmato con Houston un rinnovo biennale da 90 milioni. Nikola Jokic avrebbe potuto fare lo stesso, ma ha rinviato all’estate prossima la trattativa con Denver, che potrebbe fruttargli il contratto più ricco di sempre.
I giocatori Nba scalzeranno golfisti e calciatori dalle classifiche di Forbes
La Nba si sta riallineando al top del mercato mondiale: calcio e golf, gonfiati dai soldi sauditi, avevano creato un divario, ma la lega americana sta colmando il ritardo. Secondo le stime, il salary cap, che quest’estate ha superato i 150 milioni di dollari, potrebbe raggiungere almeno 245 milioni entro la fine del nuovo contratto. Un’onda destinata a travolgere anche il ranking di *Forbes* dei 50 sportivi più pagati al mondo (stipendi più sponsor): nel 2025 i cestisti erano già 16, ben più dei calciatori, appena otto. In cima, mentre Cristiano Ronaldo, Messi e Benzema si avviano al tramonto, si apre la strada per una nuova generazione di milionari Nba.