Paradossalmente, il punto di forza dell’Italia di Gattuso è schierare in campo più attaccanti possibile

Annusare il pericolo fino a un certo punto. In avanti Kean e Retegui, Raspadori che gli girerà intorno, poi Spinazzola e Dimarco a spingere, Barella ad inserirsi. L'obiettivo è continuare a stupire con più gol

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Valencia's Italian coach Gennaro Gattuso reacts during the Spanish Super Cup semi-final football match between Real Madrid CF and Valencia CF at the King Fahd International Stadium in Riyadh, Saudi Arabia, on January 11, 2023. (Photo by Giuseppe CACACE / AFP)

Al di là dei tanti cervellotici (ma reali) discorsi sul poco talento calcistico in Italia, la Nazionale non aveva mai nella sua storia segnato 10 gol in due partite. È un unicum di cui Gattuso dev’essere pure stato artefice, seppure in minima parte. La coppia Kean-Retegui sembra funzionare, specie quando si riesce a verticalizzare. A centrocampo un uomo come Tonali, dominante anche in Premier e figura essenziale di una squadra ricca e in ascesa come il Newcastle è di certo più che un condimento.

Poi i soliti Barella e Donnarumma, con l’aggiunta di un Raspadori un po’ fantasista, un po’ rifinitore e un po’ punta che può sempre valere la pena schierare. Nonostante non si stia guadagnando troppo spazio nell’Atletico di Simeone, per ora. Insomma l’Italia ha un senso quadrato se viene schierata bene in campo e ben motivata, e se la palla – come ha raccontato Tonali ricordando i play-off persi a Palermo contro la Macedonia – smette di pesare 50 chili.

Gattuso ha in mente una fisionomia tattica abbastanza definita, che però potrebbe essere modificata con l’utilizzo di Spinazzola. Se giocherà anche Dimarco con Di Lorenzo a destra, è probabile che la difesa a 4 diventi tale solo in non possesso. In fase di possesso Di Lorenzo potrebbe stringersi a fare il terzo centrale, Spinazzola potrebbe giocargli davanti e dall’altro lato lo stesso potrebbe fare Dimarco, con Calafiori e Bastoni a completare il terzetto difensivo.

Insomma, un sistema da squadra evoluta ma che allo stesso tempo non deve perdere il concetto delle due fasi, come Gattuso ha ribadito diverse volte, ritornando ieri anche al suo diktat metaforico-sinestetico dell’annusare il pericolo. All’Italia mancano 4 partite prima di concludere un girone che è stato vissuto un po’ come uno psicodramma, essendo iniziato con quei 3 gol presi in Norvegia malamente. La Norvegia che giocherà contro Israele per detenere il primato: con un passo falso (che però sarebbe clamoroso, considerando gli 11 gol rifilati alla Moldavia) l’Italia potrebbe clamorosamente tornare in lizza per un posto in vetta.

Tra le scommesse non bisogna dimenticare Pio Esposito, pronto ad entrare dalla panchina e possibile nuova leva per l’attacco della Nazionale, che è il luogo del campo che sembra più martoriato e lontano dal talento.

Estonia-Italia, le probabili scelte di Gattuso

Le probabili formazioni dell’incontro secondo Sky Sport, qui di seguito:

ESTONIA (4-2-3-1, probabile formazione): Hein; Larsen, Paskotsi, Kuusk, Saliste; Palumets, Shein; Kait, Kristal, Sinyavskiy; Sappinen. c.t. Henn

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